Caltanissetta – Solo uno sconto di pena, ma la colpevolezza resta immutata. Così ha sentenziato la Cassazione mettendo in ghiaccio il verdetto.
Quello che ha inchiodato sulle sue responsabilità un uomo che avrebbe allungato le mani sulla figlia della propria compagna con la quale, peraltro, conviveva.
È di poco più di due anni la pena che gli è stata comminata nell’ultimo e definitivo passaggio in aula. Per la Suprema Corte non vi sono stati dubbi sulla bontà dei precedenti processi celebrati a suo carico.
Già nei precedenti gradi del giudizio, infatti, l’imputato è stato riconosciuto colpevole, anche se dal canto proprio ha sempre respinto fermamente le accuse.
La definitività del pronunciamento emesso dagli «ermellini», a questo punto, apre anche le porte di un procedimento per stabilire l’entità del risarcimento dei danni in favore delle parti civili a cui l’uomo era già stato condannato in precedenza.