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"Altro che lingue morte". Al “Virgilio” si impara l'attualità del mondo classico con il progetto Latigreco che noi parliamo”

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Mussomeli – Lunedì pomeriggio, 11 febbraio 2019, presso i locali dell’Istituto “Virgilio”, dopo l’ultimo incontro del progetto “Il Latigreco che noi parliamo”, alla presenza della Dirigente dottoressa Calogera Genco e della referente del progetto, è avvenuta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione agli alunni degli Istituti Superiori di Primo grado che hanno aderito all’iniziativa. Questo progetto, giunto quest’anno alla quarta edizione, promosso dall’Istituto “Virgilio” e ideato dalla docente di Latino e Greco del Liceo Classico professoressa Gabriella Barba, è stato indirizzato – appunto – agli allievi dell’ultimo anno delle Scuole Medie del Territorio.
L’iniziativa ha voluto creare un efficace legame di continuità tra la Scuola Superiore di Secondo grado e quella di Primo grado, con l’obiettivo di offrire ai ragazzi importanti spunti di riflessione sulla forte valenza educativa e morale del mondo classico e sul ruolo fondamentale del Latino e Greco che, soprattutto nell’era della tecnologia, favoriscono l’ideazione e l’intuizione, aprono la mente, preparandola al Domani perché – come diceva Umberto Eco – “l’avvenire è di coloro che sanno ragionare”. Durante i quattro incontri la docente referente del progetto ha presentato ai ragazzi i primi elementi della lingua greca, favorendo la riflessione sul valore culturale del Latino e Greco che arricchiscono il lessico, aiutano a comprendere appieno l’Italiano, abituano all’attenzione, al ragionamento ma, soprattutto, insegnano agli studenti il “mestiere del vivere” e li preparano, citando Pavese, “a tutta la gamma di dolori e successi che la vita adulta riserva”. Insomma tutto si può dire, tranne che sia inutile studiare il Latino e il Greco!
Viva la soddisfazione degli alunni e dei loro genitori, della Dirigente e della referente del progetto per una esperienza coinvolgente, partecipata e, a detta di una alunna, “formativa” che conferma il ruolo di una Scuola sempre aperta al Territorio, alle esigenze di tutti gli utenti e che, soprattutto, pone al centro della sua azione formativa l’Alunno, unico vero protagonista

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