Home Cronaca Anziano morì in un incidente, un condannato e un assolto in Cassazione 

Anziano morì in un incidente, un condannato e un assolto in Cassazione 

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Caltanissetta – Lui, in quell’incidente mortale, non ha alcuna responsabilità. E così come la corte d’Appello di Caltanissetta, adesso, anche la Cassazione ha dato ragione alla difesa sconfessando, di contro, la tesi della procura generale che aveva appellato il precedente verdetto assolutorio.

Quello che era stato pronunciato nei confronti di Giacomo Catavodello, proprietario dell’area interessata da lavori e i cui inerti scaricati all’esterno sarebbero stati alla base della tragedia della strada costata la vita dell’ottantaquattrenne gelese Crocifisso Sarchiello. Era l’estate di undici anni addietro.

Secondo la tesi accusatoria, infatti, quel cumulo di materiale che sarebbe stato lasciato fuori dalla proprietà interessata dai lavori, sarebbe stato alla base del ribaltamento della moto ape guidata dall’anziano. Ma anche gli «ermellini» hanno riconosciuto l’estraneità del committente con quegli scarti lasciati all’esterno. Lui che in primo grado è stato condannato a un anno e quattro mesi e poi, nel secondo passaggio in aula, ne è uscito indenne.

Sì, perché di contro è l’esecutore di quei lavori, Salvatore Catalano, già condannato in primo e in secondo grado, che adesso s’è visto rigettare il ricorso dalla Suprema Corte che ha reso definitiva la sua condanna a sedici mesi di reclusione. E in più rimane fermo il diritto, già riconosciuto, di un risarcimento dei danni in favore dei familiari della vittima della strada.

Il tragico incidente si è verificato il 6 luglio del 2012 lungo la statale 115 Gela-Vittoria, in contrada Passo di Piazza.

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