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Attacchi informatici: a rischio anche gli spazzolini elettrici

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Con la diffusione di sempre più dispositivi connessi alla rete, dai televisori alle webcam, dagli elettrodomestici ai baby monitor, crescono anche gli attacchi hacker che possono mettere a repentaglio la nostra sicurezza. Persino gli spazzolini elettrici sono a rischio: come riporta Wired, lo ha rivelato il quotidiano svizzero Aargauer Zeitung. Vediamo cosa fare per proteggerci dalle minacce informatiche.

 

Attacchi DDoS: non c’è pace nemmeno per gli spazzolini

Tutti i dispositivi elettronici connessi a Internet possono essere a rischio DDoS. I Distributed Denial of Service (DDoS) sono attacchi hacker capaci di sovraccaricare siti web e server con quantità di traffico ingestibili. I siti vengono così messi offline. Gli attacchi possono mirare a informazioni private, aziendali, governative e finanziare, mettendo a rischio molti dati sensibili.

 

Al fine di compiere un attacco DDoS, qualsiasi dispositivo può essere utile al criminale. Spazzolini elettrici, webcam, baby monitor, elettrodomestici e anche campanelli possono essere sfruttati per realizzare un cyber attacco, collegandoli tra loro in una botnet, una rete composta da dispositivi infettati da malware. Purtroppo, le botnet malevoli sono in rapido aumento, a conferma della pericolosità della criminalità informatica.

 

Come proteggersi

La prima mossa per proteggersi da un attacco DDoS è usare una VPN. Per capire nello specifico cosa è una vpn è possibile leggere approfondimenti dedicati: in sostanza, si tratta di una rete privata che crea una connessione sicura tra dispositivi online, garantendo privacy e sicurezza. Una VPN può quindi bloccare numerosi tipi di attacchi hacker. 

 

Un altro metodo per prevenire un attacco è premunirsi di sistemi di rilevazione delle intrusioni, come software installati sui server che, integrati con un firewall, possono frenare il traffico malevolo. La tecnica denominata Sinkholing, invece, prevede che, in caso di attacco, tutto il traffico viene deviato in un vicolo cieco. Pur deviando anche il traffico lecito, oltre a quello illecito, salva l’infrastruttura informatica da danni irrimediabili.

 

Infine, lavorare sui server eseguendo una corretta configurazione è uno dei metodi migliori per prevenire attacchi malevoli. Un amministratore può definire quante e quali risorse può utilizzare un servizio, oltre alla sua risposta alle richieste esterne, limitando i danni al solo software preso di mira.

 

In sostanza, la criminalità informatica è in costante aumento. Ciò mette a rischio i nostri dispositivi e, con loro, la nostra sicurezza, la nostra privacy e i nostri dati. Dotarsi di una rete VPN e mettere a punto altre misure di sicurezza è fondamentale per evitare le minacce che giungono a tutti noi da Internet.

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