Gela – Ci sarebbero stati pure baby attentatori tra coloro che qualche anno fa hanno preso di mira una società partecipata dal Comune di Gela e da Italia lavoro.
È quanto è emerso tra le pieghe dell’avviso di chiusura indagini delle procure, ordinaria e minorile, in relazione all’attentato messo a segno nel giugno di quattro anni addietro.
È stato allora, infatti, che all’interno dell’area azienda sono stati presi d’assalto alcuni mezzi. Un attentato con il fuoco quello consumato.
E nel raid notturno sono andati distrutti tre mezzi di servizio della stessa Ghelas Multiservizi, che si occupa di manutenzione del verde pubblico dell’illuminazione e altro ancora.
Furgoni e altro che le fiamme appiccate, quella notte, hanno ridotto a poco più di cumuli di lamiere fumanti.
Autori dell’attentato, secondo i magistrati delle due procure, sarebbe stati anche due minorenni. Con loro anche un complice che, di contro, ha raggiunto la maggior età.
È da immagini girate da impianti di videosorveglianza che gli inquirenti sarebbero riusciti a risalire all’identità dei presunti autori dell’incursione notturna che ha poi creato non pochi danni alla società.