Caltanissetta – L’avrebbe picchiata e violentata. Presa a botte anche in presenza dei figli minorenni rendendo a tutti loro la vita impossibile. Questa, almeno, la contestazione mossa a suo carico.
La stessa per cui, adesso, la procura ne ha chiesto la condanna. E lui, un quarantenne – difeso dall’avvocatessa Anna Maria Sardella – difeso che vive a Riesi, adesso rischia 2 anni e 6 mesi di carcere. Tanti ne ha chiesti il pm al termine della requisitoria, ma per alcuni capi d’imputazione, in particolare per i maltrattamenti aggravati in famiglie e in presenza di minori, mentre per quanto riguarda le presunte violenze sessuali è stata proposta l’assoluzione.
Una vita infernale, quella a cui sarebbe stata costretta la moglie – assistita dall’avvocato Davide Anzalone – che si è costituita parte civile nel dibattimento che ha preso le mosse proprio da una sua denuncia.
E nel marzo dello scorso anno il sospetto marito violento è stato pure arrestato dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip.
Per anni, dal 2003 fino agni inizi dello scorso anno, la donna ed i suoi figli avrebbero vissuto nell’incubo. Lui, secondo la tesi accusatoria, più volte l’avrebbe ingiuriata, minacciata e presa a botte. Anche in presenza dei figli minorenni. E anche a loro – secondo le imputazioni a suo carico – avrebbe riservato un trattamento tutt’altro che amorevole.
Sempre secondo la tesi della moglie, sarebbe stata costretta a subire anche violenza sessuale nel momento in cui il marito avrebbe fatto rientro in casa dopo avere bevuto troppo.