Caltanissetta – La caserma dei carabinieri si trasforma in teatro per un giorno. Sì, perché andrà in scena un racconto scritto e diretto da Roberto Greco, bolognese di nascita ma palermitano d’adozione.
«Fra le sue mani: in ricordo di Paolo Borsellino», questo il titolo dell’evento al comando provinciale dei carabinieri.
L’iniziativa è a cura della sezione distrettuale di Caltanissetta dell’Associazione nazionale magistrati . «Viene promossa – è stato spiegato – per commemorare il 28esimo anniversario di quel tragico 19 luglio quando, in via D’Amelio a Palermo, il magistrato impegnato nella lotta alla mafia perse la vita in un vile attentato dinamitardo davanti casa della madre».
Ed è stato anche disegnato un quadro di quello che la rappresentazione offrirà. « Il racconto inizia qualche tempo prima, nel novembre 1991 ed entra nelle pieghe degli eventi e della memoria e, grazie all’utilizzo di suoni, musica e rumori, ripercorre la vita di Borsellino, le sue relazioni mentre la giostra della memoria gira riportando in primo piano i tragici anni che, a partire dal 1971 sino a quel 1992, hanno insanguinato Palermo e non solo», è lo spaccato tracciato.
Durante lo spettacolo un narratore è sul palco. Tra le mani stringe una valigia di vimini , di quelle che un tempo si utilizzavano per i pic-nic. Dentro vari oggetti che, di volta in volta, punteggeranno gli eventi e faranno da spunto.
Un libro, un disco, un pacchetto di sigarette, un macinapepe, un’agenda rossa. Il racconto si conclude quando, il 19 luglio alle 16:58, il tritolo esplode in via d’Amelio «e la città è di nuovo paragonata a Beirut».
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