Caltanissetta – «È cresciuto il numero dei tamponi domiciliari, anche per maggiore mappatura della situazione che coinvolge i familiari dei pazienti risultati positivi e, per i quali, sono stati identificati i focolai».
A sostenerlo è il manager dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, che ha anche confermato che nella giornata di oggi, di mercoledì, sono stati effettuati altri ventidue tamponi.
Tra l’altro durante la notte al pronto soccorso infettivologico si sono verificati accessi autonomi, oltre a quelli a quelli autorizzati tramite 118.
Per questo l’ufficio epidemiologico ha ordinato la domiciliazione obbligatoria dei contatti stretti risultati positivi. E, parallelamente, si è attivato per identificare altri eventuali contatti. In questa fase di verifica entrano in ballo anche i Comuni.
Attualmente nel reparto di malattie infettive sono ricoverati sei pazienti, tutti in condizioni stabili. Di loro in quattro sono risultati positivi.
In terapia intensiva, dedicata al Covid 19 sono presenti due pazienti. Uno è di San Cataldo e per lui si attende il risultato del tampone, mentre l’altro è di Licata.
«La situazione sembra evolversi verso un incremento dei casi – è l’analisi del direttore sanitario – verosimilmente dovuta a comportamenti della popolazione non conformi alle direttive ministeriali. Pertanto si raccomanda ancora una volta l’obbligo di permanenza domiciliare, unico strumento realmente consistente per il contenimento della diffusione virale».