I “casi” Power Rangers Hyperforce, BoboTV e non solo
Sono passati quasi 100 anni da quando nel 1925 l’ingegnere scozzese John Logie Baird trovò il modo di trasmettere immagini in movimento all’interno di quella che era conosciuta come televisione elettromeccanica. Poi arrivò quella elettronica e infine quella digitale. A fianco di questo medium la cui versione ultima va fatta risalire ai primi anni ‘2000, nel frattempo se ne sono sviluppati altri tra cui il web. Questo medium globale ha fin da subito avuto grande successo, anche perché ha saputo sfruttare al meglio interessanti canali di comunicazione come Twitch. Questa piattaforma di live streaming e al tempo stesso canale social recentemente ha stretto un sodalizio con la televisione, intrattenendo un rapporto improntato sulla compresenza e contaminazione di contenuti mediali. Per fare un esempio, la televisione ha “prestato” il marchio Power Rangers alla piattaforma viola, che oggi trasmette in esclusiva la saga Power Rangers Hyperforce. Una rivoluzione, non l’unica però.
Un rapporto che può e deve migliorare
Televisione e Twitch sono sempre più legati tra loro come dimostrato anche dall’”esperimento BoboTV”. BoboTV è un format che spopola sulla piattaforma viola, all’interno della quale l’ex campione di Inter e Lazio tratta soprattutto di calcio, in maniera leggera e scanzonata, affiancato dagli amici di sempre: Nicola Ventola e Lele Adani. Tra i vari ospiti non può mancare Antonio Cassano, che parlando a ruota libera di calciatori, arbitri e club ne ha davvero per tutti! Visto il grande successo via web, la RAI ha deciso di riproporlo adattandolo alla televisione, un medium certamente diverso rispetto a Internet. Sebbene tale idea per ora non stia riscuotendo un grande successo, è pur vero che oggi la maggior parte del pubblico è ancora abituata alle vecchie logiche che interessano la televisione, e dunque fa fatica a comprendere quelle che possono essere definite “contaminazioni” di tipo crossmediale. Ovviamente esistono delle eccezioni, che però riguardano piccole nicchie di appassionati; questo è il caso per esempio del basket italiano, che ha scelto di proporre su Twitch alcune gare di A2 e B maschile e A1 femminile. Oltre al piccolo schermo sarà dunque possibile sfruttare quest’opportunità offerta dalla Federazione Italiana Pallacanestro, che ha scelto di puntare sul web per far conoscere ai più giovani tutto ciò che di bello ha a che fare con la palla arancione. A fine ottobre sono state trasmesse gare come Paffoni Fulgor Omegna-Basketball Gallarate e il derby toscano femminile tra Bruschi Galli Bk San Giovanni Valdarno-Gesam Gas + Luce Le Mura Lucca, che dalle visualizzazioni fatte registrare sono risultate assai apprezzate. Twitch va alla conquista dei ragazzi della Generazione Z puntando anche sul calcio, attraverso il canale Twitchsports, che da un anno a questa parte permette di godersi alcune partite di Champions League ed Europa League. La piattaforma viola non intrattiene un rapporto privilegiato solo con la televisione e con alcuni sport di successo come il basket e il calcio, ma anche con il poker. Il forte legame venutosi a creare tra i due si traduce nella trasmissione via Twitch delle partite più belle che vedono i professionisti più famosi sfidarsi fino all’ultima carta. Non solo, su questo canale è possibile anche seguire streamers italiani e stranieri che spiegano le regole del poker, offrendo alcuni suggerimenti per performare al meglio quando si è seduti davanti al tavolo verde. L’evoluzione del poker passa direttamente da questo nuovo social piuttosto atipico.
Parla con la tua celebrità: il futuro della piattaforma viola
C’erano una volta le conferenze stampa degli allenatori di calcio durante le quali erano obbligati a rispondere controvoglia alle domande poste dai giornalisti sportivi della televisione. Oggi e soprattutto domani saranno invece i tifosi a porre le domande agli allenatori, come sta succedendo a Luis Enrique, che in diretta su Twitch si diverte a conversare con loro. Il commissario tecnico della Spagna senza saperlo sta operando da apripista, nel senso che un domani sarà possibile parlare con la celebrità preferita, non solo del mondo del calcio, che per farsi apprezzare ancor più dal suo pubblico sceglierà di confidarsi attraverso una delle piattaforme di streaming video più popolari al mondo.