Chiesto il processo per l’ex avvocato Giuseppe Arnone. In questo caso perché accusato di avere diffamato l’ex presidente dell’Irsap, Alfonso Cicero. Un copione che si ripete. Sì, perché già nell’aprile di due anni fa era stato rinviato a giudizio sempre per le stesse contestazioni riferite ad altri episodi analoghi. In quella circostanza perché lo avrebbe accusato di avere conferito incarichi legali ad avvocati secondo un preciso orientamento politico. In quest’ultima indagine, l’ex avvocato è accusato di avere tartassato l’ex presidente Irsap, sempre accusandolo di una gestione clientelare dello stesso Istituto regionale sviluppo attività produttive. Le contestazioni al centro di questo dossier della procura nissena sarebbero spalmate nell’arco di un decennio fino ad arrivare allo scorso anno. In questo lungo lasso di tempo, secondo la tesi accusatoria, lo avrebbe ripetutamente diffamato in più modi anche sul web. Più volte, secondo i contenuti della denuncia presentata dalla parte lesa, lo avrebbe accostato al cosiddetto sistema Montante, che ha dato il nascere a più rivoli giudiziari scaturiti in processi. Il resto delle contestazioni hanno ricalcato il precedente fascicolo, quando lo stesso Arnone, incontrando Cicero dinanzi il tribunale di Agrigento, lo avrebbe additato come «responsabile di reati e imbrogli a beneficio degli amici», facendo riferimento a «suoi amici». Ora questo nuovo atto della storia infinita che ha preso le mosse proprio dalle denunce presentate dallo steso Cicero, con la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura nissena per diffamazione aggravata.
