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«Droga dello stupro», armi e banconote false vendute si Telegram, la Finanza oscura 11 canali

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Caltanissetta – Droga, armi e banconote false vendute su internet. In particolare su Telegram. Un giro scoperto dal Gruppo della guardia di Finanza di Caltanissetta che ha fatto oscurare undici canali Instagram.

L’indagine delle fiamme gialle, coordinata dal maggiore Beppe La Sala, è partita dall’arresto di un sospetto pusher. Da lì in poi i finanzieri hanno ricostruito un quadro che avrebbe svelato l’esistenza una serie di gruppi nati sulla nota piattaforma, che avrebbero operato non solo nella provincia nissena, ma anche su tutto il territorio nazionale.

E avrebbero offerto eroina, cocaina e Gras, meglio nota come la «droga dello stupro». Ma non è tutto. Perché sarebbero stati venduti, sempre attraverso gli stessi canali del servizio di messaggistica istantanea,  anche armi e banconote false.

I prodotti venivano messi in vendita corredandoli con foto e video oltre che di recensioni di numerosi clienti anonimi. Proponendo talvolta, veri e proprio pacchetti in offerta. Ma esortando i “clienti” «a non fare perdere tempo».

Mentre per quanto riguarda i pagamenti, venivano effettuati attraverso cryptovalute così da limitarne la tracciabilità.

Così su richiesta della procura di Caltanissetta, che ha coordinato le indagini delle fiamme gialle, il gip ha emesso un decreto di sequestro degli undici canali Telegram dedicati ai traffici illeciti.

«L’attività delle fiamme gialle – è stato spiegato – si inserisce nel quadro della costante azione di controllo dei mercati a garanzia della liceità e sicurezza delle operazioni commerciali svolte e della corretta concorrenza tra operatori».  Ma l’indagine è tutt’altro che conclusa.

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