Caltanissetta – Chiesti sei anni di carcere per una estorsione. È stata la procura a proporre la condanna nei confronti di un sospetto emissario delle cosche.
La richieste pende sul quarantenne di Riesi, Salvatore Cammarata – assistito dagli avvocati Vincenzo Vitello e Adriana Vella – che ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato.
Le presunte pretese estorsive – con l’aggravante di avere favorito l’associazione mafiosa – sarebbero state girate a un imprenditore, anch’egli riesino, impegnato su più fronti produttivi.
Ma non è stato lui a denunciare quelle presunte richieste. Le avrebbero scoperte casualmente i carabinieri tra le pieghe di un’altra indagine, partita nel momento in cui lo stesso impresario che sarebbe stato taglieggiato, ha subito un danneggiamento..
Attraverso intercettazioni, i militari avrebbero appreso di un incontro fissato per la consegna del denaro. E a quell’appuntamento si sono presentati anche loro.
Così da arrestare – per l’accusa con le mani in pasta – il presunto estorsore che stava incassando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, una busta con 3 mila euro. Soldi che sarebbero stati soltanto una tranche di richieste più corpose.