Caltanissetta – S’è difeso a muso duro il sospetto«falso dentista» arrestato da carabinieri e guardia di finanza. Perché lui, laureato in economia, avrebbe gestito un centro odontoiatrico.
Ma il quarantaduenne nisseno Gianluca Immordino – difeso dall’avvocato Michele Ambra – dinanzi il gip Valentina Balbo ha respinto le accuse.
E ha spiegato che nel centro da lui gestito a Caltanissetta, il«Coi», negli anni si sarebbero avvicendati diversi dentisti siciliani, di Palermo, Catania e Messina in particolare.
E per dimostrare questa sua teoria avrebbe prodotto parecchia documentazione, a cominciare dalle copie delle fatture rilasciate ai clienti.
Ai magistrati ha poi riferito che lui avrebbe fatto solo da tramite tra i medici ed i pazienti, anche nella prescrizioni di alcuni farmaci.
Punto su punto ha poi ribattuto ogni addebito che la procura gli ha mosso e che è stato alla base degli arresti domiciliari che sono scattati a suo carico sull’onda dell’indagine di carabinieri e guardia di finanza.
Indagati a piede libero, invece, l’ex direttore sanitario dello stesso centro odontoiatrico, il trentacinquenne nisseno M.G., l’igienista palermitano A.A. trentaseienne e l’odontotecnico nisseno sessantatreenne S.L.M. – assistiti dagli avvocati Davide Anzalone, Boris Pastorello, Giuseppe Di Stefano e Alessandra Geraci – ai quali è stato contestato il reato associativo.
In più tutti, ad eccezione dell’igienista dentale, sono tirati in ballo per esercizio abusivo della professione. L’amministratore è accusato anche di lesioni a un paio di clienti e truffa legata alla fornitura di un paio di protesesi che sarebbero state difformi da quelle conteggiate sul preventivo prospettato ai pazienti.