Caltanissetta – Processo per presunti favoreggiatori della mafia. Lo ha chiesto la procura nissena nei confronti di sospetti complici del sessantenne Salvatore Rinzivillo, per gli inquirenti boss di Gela.
Richiesta che pende su un avvocato gelese, Grazio Ferrara, che è anche il legale dello stesso Rinzivillo. Ma secondo la tesi accusatoria il professionista sarebbe stato il punto di contatto tra lo stesso boss in cella e il resto della cosca in libertà.
Teoria che il professionista ha sempre respinto sostenendo, di contro, che gli incontri con il presunto capomafia erano legati semplicemente al loro rapporto legale di fiducia-cliente.
Stessa richiesta è stata avanzata anche per il sessantunenne sessantaduenne Emanuele Zuppardo, pure lui ritenuto vicino al boss e suo fedelissimo e, ancora, Carmelo Collodoro che è sempre rimasto indagato in libertà.
Questo lo spaccato che è stato tracciato adesso dal fascicolo curato dai magistrati della direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta.
Mentre per altri due posizioni è stato disposto lo stralcio e per loro si profilerebbe una possibile archiviazione non prima che gli altri, in queste ore, approdino in udienza preliminare.
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