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I 38 ASU del Comune di Mussomeli: “Siamo gli unici rimasti senza nemmeno un contratto di lavoro”

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Mussomeli –  “I lavoratori ASU (ex articolo 23) impegnati presso il Comune di Mussomeli nei giorni scorsi hanno attuato una legittima forma di protesta al fine di avere riconosciuto anche a loro quanto già conquistato da altri loro colleghi più fortunati e cioè Il diritto ad avere un contratto di lavoro”. A scriverlo sono gli stessi articolisti che nella stessa nota aggiungono: “Questi lavoratori nati originariamente come fruitori di una misura concepita come temporanea si sono via via trasformati nell’emblema di una precarietà lavorativa che dura ormai quasi 30 anni e che ha determinato, considerata l’esiguità del salario minimo loro corrisposto (sussidio di disoccupazione ) e privo di contributi previdenziali, l’impossibilità per gli stessi di programmare serenamente un loro futuro. La loro odissea, perché di questo si tratta, ha inizio nel 1989 quando questi lavoratori venivano impegnati presso delle cooperative per poi, nel 1996 essere assorbiti dal Comune di Mussomeli. Per la loro attività, che nel tempo per le amministrazioni si è rivelata sempre più preziosa, anche a seguito della mancanza di personale di ruolo nel frattempo andato in quiescenza, percepiscono un sussidio di appena 600 euro,nonostante abbiano gli stessi obblighi dei dipendenti a tempo indeterminato”. Nel comunicato si specifica poi che:” Sono impegnati nel garantire molteplici servizi a favore della collettività quali ad esempio le mense scolastiche, la gestione dei visitatori al Castello Manfredonico, la manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici e luoghi comunali, l’illuminazione pubblica ed altri servizi di supporto nell’ambito degli uffici del Comune.
In origine, quando gli ASU sono stati creati ed erano conosciuti come “articolisti”, si contava una platea di circa 30.000 persone in tutta la regione, numero che nel tempo si è andato riducendo, poiché i vari enti utilizzatori si sono interessati ad indire le procedure di stabilizzazione previste negli anni dalla Regione Sicilia. Ad oggi nel comune di Mussomeli sono rimasti soltanto 38 lavoratori ASU provenienti dal bacino ex articolo 23 ed altre 6 unità appartenenti ad un’altra categoria. Quindi si pensi un po ‘ alla gravità della situazione, su 30.000 articolisti gli unici rimasti, insieme a pochi  sventurati in servizio in altro comune siciliano,  senza nemmeno un contratto di lavoro sono 38 lavoratori del Comune di Mussomeli. Ciò per disinteresse a livello regionale ma soprattutto a livello locale, poiché le varie amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni non hanno mai mosso un dito a favore di questi lavoratori. La motivazione di queste giornate di protesta, nasce dal fatto che i lavoratori ASU continuano ad essere letteralmente ignorati dalle Istituzioni, intese come governo regionale e nazionale, che pur li hanno creati.Ne è la dimostrazione la recente approvazione della legge finanziaria regionale dove vengono previsti le sole somme per continuare le attività ma nessun intervento normativo è stato introdotto per assicurare la stabilizzazione di questo personale.
E’ una situazione, quella degli ASU – concludono –  alquanto paradossale poiché ravvisa da parte dell’ amministrazione un implicito ricorso al lavoro nero di questi lavoratori che di contro, registrano il dato che vede cittadini che percepiscono un indennità da reddito di cittadinanza che spesso supera le 600 euro percepite dagli ASU”.

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