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Il gotha dell’amministrazione regionale per l’Agricoltura all’Agriturismo Monticelli e al presepe di Sutera

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Mussomeli – Quando si dice “unire l’utile al dilettevole”, se l’utile, come in questo caso, può essere la visita al presepe vivente di Sutera, pur tuttavia non meno dilettevole di una sosta a tavola. Meglio se in buona compagnia, fra vecchi e nuovi amici. E’ successo venerdì 5 gennaio che una nutrita comitiva di alti funzionari regionali del settore Agricoltura, si è recata in visita a Sutera e Mussomeli. Il tradizionale presepe di Sutera, giunto quest’anno alla sua XXIV edizione, è stato il pretesto per una visita all’amico Tanino Nola, proprietario dell’Agriturismo Monticelli e imprenditore del settore. Alla conviviale hanno preso parte il dott. Dario Caltabellotta, dirigente generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, il dott. Enzo Carlino, dirigente del Servizio 2 dell’assessorato all’Agricoltura, il dott. Rosario Marchese Ragona, presidente regionale di Confagricoltura, il dott. Accardi, capo dell’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Agrigento, il dott. Giuseppe Calafiore, capo dell’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Caltanissetta, il dott. Nino Orlando, capo della Condotta Agraria di Mussomeli, il sindaco di Mussomeli, on. Giuseppe Catania e il sindaco di Sutera, sig.ra Giuseppina Catania. L’evento ha rappresentato l’occasione gradita per fare il punto su quello che è lo stato dell’arte del settore agricolo oggi. Dell’entroterra come delle zone costiere, del sud come del nord, la situazione rimane critica se non viene “una mano dal cielo”. La siccità è il vero, grave ed insormontabile problema col quale oggi si trovano a fare i conti tutte le misure e i bandi. “Le cosiddette aree interne o marginali, come vengono chiamate a Bruxelles, aree che presentano difficoltà oggettive ma di atissima valenza, ambientale, turistica, paesaggistica, tant’è che sono fra le principali aree destinatarie dei progetti di sviluppo rurale che, con la programmazione 2014-2022 e, grazie alla collaborazione del dott. Calafiore, stiamo cercando di mettere in campo. Un territorio disposto ad accettare le sfide. Andare oltre tutta la buona agricoltura che comunque già si fa e fungere da attrattore turistico-culturale come già oggi stiamo vedendo infatti tante persone spostarsi per il presepe e apoggiarsi alle strutture agrituristiche, decisamente in trend di ascesa rispetto agli alberghi. La Regione oggi sostiene anche l’agricoltore non proprio giovane, che si colloca nella fascia tra i 40 e i 60 anni. L’agricoltura non più mestiere dal quale fuggire ma attività attrattiva proprio perchè da la possibilità di svolgere a 360° sia il ruolo produttivo sia il ruolo della diversificazione della multifunzionalità, come il settore degli agriturismi. I laghetti collinari, supportati dalla buona politica, possono rappresentare un buon incentivo con buona pace di quell’azionista di maggioranza che è il Padre eterno. I ritardi nelle piogge quest’anno per l’attività zootecnica hanno rappresentato una situazione veramente drammatica. Non ci sono misure che spuntano in tal senso, per gli agricoltori già gravati dal mancato incasso”, così il dirigente Caltabellotta. Dal canto suo invece il dott. Marchese Ragona, “i fondi sono un’opportunità per i giovani agricoltori e non solo, un ritorno alla campagna più concreto che sognato, proprio perchè in ognuno di noi c’è un’anima agricola. Dal pallino della campagna non sarebbero esenti tanti e tanto validi professionisti che virano verso una dimensione imprenditoriale, molti i bandi volti all’accoglienza, all’agricoltura sociale, che sostanzialmente è agricoltura per tutti, attorno alla quale si crea un indotto in una regione che è fondamentalmente agricola. E poi c’è il paesaggio che attira tanti turisti del nord Europa e tutti chiedono strutture agrituristiche qualificate. Nonostante la campagna è deserta per via dei mutamenti climatici. Manca il foraggio e i seminativi nelle aree interne, le conferenze mondiali lo hanno messo in rilievo, già da tempo il problema legato ai mutamenti climatici. Intanto la normativa nazionale sta cambiando per l’utilizzo delle acque reflue che potrebbero essere una fonte non indifferente, grazie ad una bona depurazione. Inutile parlare di agricoltura di qualità se manca l’acqua. Nonostante tutte le misure messe in campo per il risparmio idrico, l’acqua ci vuole. Senza acqua si perdono qualità e quantità del prodotto, confidiamo solo nella speranza di porre un limite ai danni già consumati nelle coltivazioni. Ad aggravare la situazione la mancanza del monte ore di freddo necessario per il ciclo vegetativo della pianta. Le nuove coltivazioni esotiche non sembrano la soluzione, anzi mettono a rischio la nostra identità produttiva”. Scende nel concreto il dirigente Calafiore che fa dell’Agriturismo Monticelli “un esempio concreto dei bandi indetti”, quasi una sua creatura dal momento che a suggerire la misura sulla tutela del Sanfratellano è stato proprio lui, “da lì nasce la scuderia e poi, l’intelligenza di Tanino ha fatto il resto, da un capannone, in virtù del cofinanziamento europeo, oggi la struttura dispone di una vastissima rosa di servizi che promette di ampliarsi ulteriormente proprio per i laghetti collinari già finanziati”, “ci ho sempre creduto nell’imprenditoria”, rilancia Nola “soprattutto in agricoltura, il grano c’è ma non c’è il prezzo, investire in altri settori, quali il turismo, può essere l’alternativa, offrendo ai nord europei quello che nella loro terra non hanno, il sole”. Conclude il sindaco Giuseppina Catania “col presepe rimaniamo nell’ambito della civiltà contadina, un museo che ogni anno attira migliaia di visitatori e quindi promuove tutto il territorrio, mentre valorizza il quartiere arabo. Un presepe unico prorio per questo, un museo etnoantropologico a cielo aperto dove rivivono gli antichi mestieri della civiltà contadina. Quest’anno nuovo entusiasmo per via delle nuove amministrative grazie ai sostenitori della lista di maggioranza, aria di cambiamento anche all’interno del presepe. Abbiamo puntato sui servizi agendo principalmente sui disagi alla viabilità. Trend leggermente in discesa per le presenze rispetto all’anno precedente per via della riapertura di alcuni presepi rimasti chiusi dal periodo del lockdown, tuttavia la presenza c’è ed è costante”.

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