Caltanissetta – «Cresce il clima di omertà sul territorio nisseno e diminuiscono invece, sul fronte delle estorsioni, le denunce da parte delle vittime». L’analisi è del procuratore generale di Caltanissetta, Antonino Patti tra le pieghe della sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
«Nel settore delle estorsioni appare, ormai, lontana quella stagione di rinascita che registrò, verso la fine degli anni 2000, una importante attività di denuncia dei propri aguzzini da parte delle persone offese» , ha sottolineato il procuratore Patti .
«È storia giudiziaria del nostro Distretto – ha aggiunto – consacrata in importanti sentenze definitive, la celebrazione a quei tempi di numerosi processi, tra i quali quello giornalisticamente chiamato ‘Munda Mundis, fondati proprio sulle dichiarazioni di coraggiosi imprenditori, la maggior parte di Gela, che portarono alla condanna di molti elementi di spicco del clan Madonia e delle Stidda».
Poi il passaggio che traccia un quadro allarmante.
«Si assiste oggi, al rinnovato riemergere di un clima di omertà che si credeva ormai, quantomeno parzialmente, superato», è lo spaccato tracciato dal procuratore generale, Antonino Patti.
«Va sottolineato lo spirito di abnegazione di tutti quei magistrati che stanno lavorando, con passione e a tempo pieno, sacrificando vita privata ed esponendosi a pericolo per la loro incolumità», riferendosi alle indagini che la procura nissena sta curando.
«Grazie al procuratore Salvatore De Luca per l’impegno e la determinazione con cui sta guidando la procura in una monumentale attività d’indagine che oggi, pur a distanza di tanto tempo, vuole fortemente far luce sugli scenari di anni e aspetti che, ancora oggi, appaiono avvolti da una nebbia malefica», ha aggiunto.