Home Cronaca Inchiesta sulla «mafia di Mazzarino», avvocato può tornare a indossare la toga

Inchiesta sulla «mafia di Mazzarino», avvocato può tornare a indossare la toga

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Mazzarino – Colpo di spugna alla misura interdittiva piovuta sul capo di un avvocato di Mazzarino. È stato il Riesame ad annullare la misura disposta dal gip di Caltanissetta un mese addietro.

Così, nel concreto, il sessantaseinne Salvatore Ridolfo Nicastro  – assistito dall’avvocato Giuseppe Dacquì – potrà tornare a svolgere la sua attività professionale.

Era stato sospeso sull’onda della misura interdittiva disposta a suo carico che gli avrebbe impedito l’attività forense per la durata di un anno.

Ma il tribunale, adesso, ha accolto il ricorso della difesa così da consentire al professionista di potere tornare ad esercitare la sua attività.

È stato tra i coinvolti nel blitz antimafia dei carabinieri ribattezzato «Chimera» che ha inferto un durissimo colpo alla Stidda di Mazzarino.

Il legale – secondo la tesi degli inquirenti – si sarebbe speso perché una coppia cedesse un paio di ettari del terreno che era stato concesso loro in locazione dalla parrocchia.

In particolare un paio di ettari su un totale di sei , per andare a Maria Sanfilippo, figlia di Liborio Sanfilippo. Questo sarebbe stato il «favore da fare», secondo le richieste che l’avvocato avrebbe girato alla coppia in relazione a un terreno, parrocchia Santa Maria della Neve,  nelle campagne di contrada  Castelluccio. È il ruolo che carabinieri e magistrati hanno ricondotto al legale che, adesso, potrà tornare a esercitare.

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