Mussomeli – Forte è l’influenza dei Madonia, gruppo che fa capo a «Piddu» Madonia, storicamente legati ai corleonesi. Con una situazione di stabilità che caratterizza i mandamenti di Vallelunga e di Mussomeli.
Del primo fanno parte le famiglie di Caltanissetta, San Cataldo, Marianopoli, Resuttano e, ovviamente, Vallelunga.
Il mandamento di Mussomeli abbraccia famiglie di Campofranco e Sutera, Montedoro, Milena, Bompensiere, Serradifalco e, chiaramente, di Mussomeli.
La “famiglia” di Campofranco, del mandamento di Mussomeli, è stata indicata come attiva nella gestione dellospaccio nell’area del Vallone.
E in tal senso, con l’operazione ribattezzata «Gallodoro», eseguita dai carabinieri nel gennaio dello scorso anno, oltre ad essere stati smascherati presunti mandante ed esecutore di un omicidio consumato nel 1998 – il delitto di Gaetano Falcone in particolare – è stato arrestato l’affiliato che gestiva tutto il traffico di stupefacenti nell’area detta «il Vallonese».
È quanto è emerso tra le pieghe della relazione del ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività svolta e risultati conseguiti dalla direzione investigativa antimafia nissena.
Tra le pieghe dello stesso rapporto è stato evidenziato che «nonostante l’azione di contrasto giudiziaria ed i sequestri dei patrimoni mafiosi, Cosa nostra mostra forti capacità di ricostituzione dei propri assetti, pur esprimendo un numero contenuto di famiglie radicate soprattutto nei paesi dell’entroterra. Ciò a riprova dell’origine rurale del fenomeno mafioso che trova, in primo luogo, nel settore dell’imprenditoria agricola la fonte storica di sostentamento»
Ma si è passati da una mafia di tipo agropastorale ad organizzazioni che hanno strizzato l’occhio verso settori più redditizi come il traffico di droga, usura, appalti e le sovvenzioni per lo sviluppo dell’economia.