Caltanissetta – Esplode anche nel Nisseno la protesta degli agricoltori che s’è ormai allargata a tutto il Paese. Sono un centinaio e anche più gli agricoltori che si sono ritrovati con il loro mezzi all’altezza della zona di ponte Capodarso. Snodo tra la statale 626 per Gela, l’autostrada Palermo-Catania e la statale per Enna.
Da nord a sud, partendo dalla Germania, la protesta del comparto è univoca. In corso avanzano le stesse rivendicazioni, gridando “no” alla politica europea che guarda all’introduzione di alimenti sintetici prodotti in laboratorio, carne compresa, e l’utilizzo di farine sintetiche.
Al centro della protesta altre spinose questioni come la richiesta di misure a sostegno di un settore in agonia. A cominciare dall’abolizione dell’Irpef per i coltivatori diretti, che è stata reintrodotta. E gli stanziamenti per il comparto sarebbero esegui, troppo esigui, per fronteggiare una crisi sempre più profonda. Con costi di produzione che, peraltro, sono schizzati alle stelle.
Altro tema al centro della sollevazione degli agricoltori, è legata alla mancata regimentazione delle risorse idriche delle dighe che andrebbero sprecate.