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La salute vien mangiando (bene). I consigli per una corretta alimentazione

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Modificare lo “stile di vita” non è semplice, per coloro che per molto tempo hanno radicato in sè abitudini e ritmi difficili da cambiare. Dover variare la propria alimentazione dopo un evento traumatico come l’infarto può rivelarsi un’operazione relativamente facile perchè supportati e rinforzati dal timore di ripetere la stessa terribile esperienza. Ma non è su queste basi che si che si costruisce una corretta alimentazione! E’ necessario “sapere di più” e su tali conoscenze avviare un cambiamento dello stile di vita in modo da poter prendere le decisioni di tipo nutrizionale più consona al proprio stato di salute mentale.

Dagli anni 50 ad oggi, le abitudini alimentari della popolazione italiana sono mutate e questo cambiamento di tendenze ha sicuramente apportato dei benefici: sono scomparse completamente le malattie da carenze nutrizionali, la qualità e la durata media della vita ha subito un notevole miglioramento. E’ però aumentato, in contrapposizione il diffondersi delle malattie del benessere, si mangia troppo e male, introducendo una serie di alimenti non ben bilanciati tra di loro. Si è trascurata l’alimentazione classica italiana, “la dieta mediterranea” a base di carboidrati complessi, cereali, legumi, frutta, verdure e pesce.

 

Iter alimentare giornaliero

 

la prima colazione

La prima colazione deve rappresentare il pasto principale, abbondante e ricco di carboidrati quali: pane tostato, fette biscottate ,biscotti secchi, fiocchi di cereali, miele, marmellata, frutta, succhi di frutta associati a latte scremato o parzialmente scremato.

N.B. In presenza di patologie quali obesità e diabete mellito, sostituire lo zucchero e miele con dolcificanti.

 

Il Pranzo

Il pasto di mezzogiorno deve essere sobrio, di facile digestione ed avere un giusto equilibrio di proteine, grassi e carboidrati. Sono ad esempio sufficienti una piccola porzione di pasta o riso conditi con olio d’oliva o con sugo di pomodoro fresco; un secondo di carne magra o pesce cucinati ai ferri o al forno ( evitando umidi e fritti), accompagnato da un contorno di verdure condito con olio d’oliva o mais o soia. Spesso si è costretti a pranzare fuori casa (mensa, ristorante, paninoteca); in questi casi orientarsi verso cibi ove il tipo di condimento è facilmente controllabile a vista- consumare panini con prosciutto crudo o bresaola, privi di salse o formaggio ed eventualmente guarniti con insalate o pomodori.

Il consiglio è quello di riprendere le nostre tradizionali abitudini alimentari, che oltre a farci stare meglio in salute, spesso anche a contenere la spesa per un alimentazione, evitando inutili sprechi.

La cena

La cena deve essere leggera in rapporto ad una riduzione della richiesta di energia durante il riposo notturno.

una cena equilibrata deve essere rappresentata da una quota limitata di pane, pasta, riso, patate e farinacei in genere e più elevata in proteine(carne, pesce, uova, formaggio).

I primi piatti in quantità modeste, devono essere costituiti da minestre o zuppe di verdure. I secondi piatti saranno scelti tenendo conto che la carne va consumata non più di una volta al giorno; aumentare decisamente il consumo di pesce e ridurre il consumo di formaggi ricchi in proteine e grassi. Naturalmente la verdura sia cotta che cruda, accompagnerà sempre il secondo piatto.

Il pranzo o la cena occasionali presso amici o parenti non rappresentano, nella maggior parte dei casi; gravi errori alimentari perchè è l’alimentazione quotidiana nel corso della settimana che incide sul mantenimento di un buono stato di salute.

 

Consigli pratichi:

-ridurre abitualmente la quantità di sale che normalmente viene aggiunto agli alimenti.

– Escludere dalla tavola “la saliera”.

– Ridurre l’uso di insaccati, cibi in scatola, cibi precucinati.

– Preferire tra le bevande alcoliche, un buon vino rosso e non superare il quarto di litro al giorno.

Dott. Aldo Aliamo

cardiologo e angiologo

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