Mussomeli – La famiglia Scarlata ringrazia Castello Incantato per aver dato voce a un disagio sopito, noto ai più e dai più ignorato come tutte quelle cose che viaggiano nel sommerso. Invisibili come chi quelle storie, di orinaria indigenza e disperazione, vive fra le anguste mura di casa. Nel silenzio che fa grande la dignità. Ma quando anche la dignità viene messa a repentaglio, è allora che si rompe la coltre del silenzio. Costi quel che costi! Grazie all’articolo di qualche giorno fa, pubblicato dalla nostra redazione, a firma di Emilia Di Piazza, dietro segnalazione di un amico, infatti, si è azionata la macchina della solidarietà a Mussomeli. Il paese ha risposto quasi in massa e sorprende che in massima parte è (stata) la gente comune ad attivarsi. La prima telefonata alla redazione è arrivata 10 minuti dopo la pubblicazione, un noto commercialista e già sindaco del paese ci chiede “cosa occorre ed entro quanto tempo”, informando che “ha già attivato una raccolta fra gli amici ma che è disposto pure ad anticipare di persona se necessario per pagare la bolletta”. Intanto, grazie ad un’altra iniziativa personale, una donna stavolta, a mettere le mani in tasca sono parrucchieri ed estetiste del paese che raccolgono una cospicua cifra e la fanno recapitare direttamente alla famiglia. “Una situazione pesante” è il commento a caldo, all’indomani della impegnativa giornata, da parte dei benefattori. E ancora le parrocchie di Cristo Re e della Trasfigurazione, nonché singoli cittadini, vicini di casa e persone anche poco abbienti che si sono limitati a sottoporre il caso all’attenzione di tutti. Per non dire dell’esercizio commerciale, presso il quale una delle sorelle ha prestato servizio, che ha già aiutato e continua ad aiutare la famiglia compatibilmente alle proprie possibilità. Il giornalismo locale è anche questo, denuncia e soluzioni dei problemi del territorio.
