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Lavoro nero, animali maltrattati e irregolarità per ambulanze e carri funebri: i “numeri” dle servzio «Alto impatto» della polizia

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Caltanissetta  – Sfruttamento del lavoro e caporalato, sfruttamento lavorativo e caporalato, allevamenti, corse clandestine e combattimento tra cani, gestione rifiuti, agenzie di noleggio e agenzie onoranze funebri e ambulanze. Nel gran calderone anche perquisizioni.

Questi i fronti al centro di un servizio, ribattezzato «Alto Impatto», a cura della polizia che s’è catalizzato, prioritariamente, sulle aree di Gela e Niscemi. Le attività sono state disposte con ordinanza del questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello e che ha impegnato più di 330 agenti in seno a un progetto nazionale del servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine. Vi hanno preso parte Squadra Mobile di Caltanissetta, commissariati di Gela e Niscemi,  Sisco, polizia scientifica, reparto volo di Palermo, reparti prevenzione crimine di Palermo e Catania, unità cinofile di Catania e Palermo, Sezione polizia stradale di Caltanissetta, in collaborazione con Ispettorato del lavoro, Inps e veterinari dell’Asp.

In tema di  sfruttamento del lavoro e caporalato sono state verificate cinque aziende agricole. È stato smascherato il “caporale”  che reclutava manodopera facendo leva sullo stato di bisogno dei braccianti. Durante le verifiche sono stati sentiti una sessantina di lavoratori, ventiquattro dei quali stranieri ma presenti regolarmente sul territorio italiano. Sono stati diciotto i braccianti irregolari trovati all’interno di serre con 25 mila euro di sanzioni elevate. Già una di queste aziende era stata controllata un anno addietro ed erano state contestate sanzioni per un milione e mezzo, ma il titolare avrebbe continuato nell’irregolarità

Alla fine sono state sospese tre aziende agricole e due titolari sono stati denunciati per una sfilza di violazioni del testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro

Per la gestione dei rifiuti sono state attenzionate anche attività commerciali per la raccolta di ferro e un titolare è stato sanzionato per la mancanza della compilazione del formulario dei rifiuti speciali.

Sul fronte allevamenti, corse clandestine e combattimento tra cani , in tre sono stati denunciati dopo controlli in tre stalle di cavalli a Niscemi per combattere il fenomeno delle corse clandestine. Secondo quanto riscontrato, i cavalli venivano tenuti stalle abusive e totalmente fantasma per i veterinari dell’Asp, mentre i proprietari, per allevarli, devono essere autorizzati comunicando pure ogni trasferimento dell’animale. Inoltre uno dei proprietari non ha saputo giustificare la provenienza di un cavallo appartenente ad una scuderia di Milano, pertanto sono in corso accertamenti su eventuali scommesse. Uno degli allevatori è stato trovato in possesso di farmaci dopanti senza la prevista ricetta medica, pertanto si è proceduto al sequestro.

A Gela, è stato denunciato il proprietario di un ovile per ricettazione di farmaci di provenienza illecita. Sono state elevate sanzioni per 33 mila euro, disponendo pure disposto il divieto di accesso agli animali.

I provvedimenti economici sono scattati per due ragioni, la prima  per la presenza di  sessantadue animali con microchip, ma che non facevano capo al titolare azienda – e in tal senso sono in corso indagini verificare se siano rubati o acquistati senza titolo – mentre l’altra sanazione è stata disposta perché nel caseificio, collegato all’allevamento, sono state rilevate irregolarità sulla conservazione del siero. Sempre lo stesso titolare ha somministrato medicinali pericolosi per la salute pubblica

Infine, un allevatore teneva in pessime condizioni igieniche e malnutriti undici cani di varie taglie e razze, alcuni legati a una grossa catena che aveva creato loro atrofia muscolare. E, guardando alla prevenzione per il combattimento tra cani, gli animali sono stati affidati ad un centro specializzato che se ne prenderà cura.

 Nel mirino anche agenzie di onoranze funebri e servizio privato di trasporto su ambulanze. E sono  state diverse le violazioni alle leggi sanitarie, del testo unico sull’edilizia e del codice della strada con sanzioni per diverse migliaia adi euro per carenze igieniche in agenzie di onoranze funebri o trasformazione, anche abusiva, di locali o carri funebri con idoneità sanitaria scaduta

Alla luce di questi riscontri è partita la procedura per la revoca di quattro licenze per il trasporto funebre.

Peraltro, nonostante la legge lo vieti, spesso le agenzie di onoranze funebri gestiscono anche il trasporto in ambulanza e la violazione è stata contestata a tre agenzie per l’incompatibilità.

Violazioni sanitarie anche per ambulanze. Alcune, anche se autorizzate dall’Azienda sanitaria per il trasporto di malati, erano sprovviste di presidi sanitari.

E la polizia stradale – che ha trasmesso gli atti alla procura – ha contestato, a carri funebri e ambulanze, numerose violazioni. Alcuni non avevano copertura assicurativa e la revisione era scaduta. Peraltro le ambulanze erano senza estintori o quelli presenti erano scaduti.

Controllate dalla polstrada pure diverse agenzie di noleggio con ventidue sanzioni per mancanza di revisione e copertura assicurativa.

Eseguite pure diciotto perquisizioni in cerca di armi ed esplosivi. E in due sono stati segnalati per detenzione illegale di munizioni. Sono state pure sequestrate armi che la polizia scientifica sta adesso analizzando.

Ispezioni anche in cerca di droga e ne sono state effettuate ventidue. Alla fine è scattato un arresto e in quattro sono stati denunciati  per detenzione di hashish o marijuana che sarebbero stati destinati allo spaccio. Uno di loro, a Niscemi, ha tentato di disfarsi della droga gettandola nel water, ma la sostanza è stata recuperata dai poliziotti . Dieci giovane, invece, sono stati segnalati alla prefettura di Caltanissetta come assuntori.

Complessivamente  durante l’operazione in 1.117 sono stati identificati e 259 di loro hanno precedenti con la giustizia. Verificati 546 mezzi a sessantasette posti di controllo, e contestate novantacinque infrazioni al codice della strada. Sono stati dodici i mezzi per cui è stato ordinato il fermo amministrativo.

Infine sono state cinquantacinque le attività commerciali sottoposte a controllo.

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