Caltanissetta – «L’ho fatta grossa questa volta, ho esagerato, non volevo farle così male… l’ho ammazzata…, l’ho fatta grossa…». Così ha esordito il marito violento presentandosi in caserma, con gli abiti ancora imbrattati di sangue, dopo avere massacrato di botte la moglie sotto gli occhi dei figli. È arrivato dai carabinieri insieme al cognato e ad un vicino di casa.
Lui, un quarantaseienne di Niscemi, G.A., è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti e lesioni aggravate.
La moglie, nel frattempo, era stata trasferita in ospedale con fratture varie, a cominciare dalla mascella, perdendo pure alcuni incisivi. Ma altri esami clinici chiariranno il quadro.
Secondo la ricostruzione investigativa l’uomo, a un certo punto, sarebbe andato su tutte le furie dopo un appunto della moglie. Così avrebbe tentato di colpirla con una sedia ma, nella concitazione di quel momento, il tavolo della cucina si è rovesciato e un piede si è staccato dal pianale. Usando per quel pezzo di tavolo come una spranga ha iniziato a colpire la moglie che è rimasta insanguinata e priva di sensi a terra.
I militari, attraverso testimonianze, avrebbero poi appurato che quelle violenze sarebbero andate avanti da anni. Anche quando era in gravidanza. L’uso di alcol, da parte di lui avrebbe acuito il problema. E in passato, mosso da eccessiva gelosia, le avrebbe pure impedito di frequentare le amiche.
L’uomo, tuttavia, ha poi negato di averle procurato quelle gravi lesioni, che sarebbero state frutto dell’accidentalità. Teoria ritenuta dai magistrati inverosimile.
E, dopo l’aggressione, si sarebbe pure allontanato in fretta da casa senza neanche prestare soccorso alla moglie per non subire, secondo la sua versione, l’ira dei familiari di lei.
Dopo l’arresto da parte dei carabinieri, come chiesto dalla procura, il gip Fabrizio Giannola ha convalidato la misura disponendo, alla luce della pericolosità della situazione, la custodia cautelare in carcere del presunto marito violento. E in più, successivamente, avrà anche il divieto di avvicinarsi alla donna. Non potrà starle a meno di un chilometro di distanza.