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Come si sviluppa una APP per dispositivi mobile?

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Le app ormai fanno parte della nostra quotidianità, avendone decine installate su ognuno dei nostri dispositivi. Dalle app per la spesa a quelle per il lavoro, passando per le app poker o di giochi in generale, quelle di calcolo, di intrattenimento e navigazione. Ma ci siamo mai chiesti come si sviluppi in generale una qualsiasi applicazione per il nostro device mobile? Ecco allora una panoramica relativa alle fasi di progettazione e di realizzazione senza esagerare con i tecnicismi.

 

Il primo metodo di progettazione si definisce nativo e consente di costruire un’applicazione mobile solo attraverso l’utilizzo del linguaggio di programmazione della piattaforma operativa. Con sistema operativo iOS si utilizzerà xCode, con Android si userà Javascript e con Microsoft Windows Phone si impiegherà C-Swift. Il livello di prezzo e di complessità, in questo caso, è piuttosto alto, e occorre padroneggiare al top il linguaggio di programmazione. I vantaggi riguardano invece le performance, l’esperienza utente, l’accesso illimitato alle ultime funzionalità, la perfetta integrazione con l’ecosistema del dispositivo e le ottime possibilità di personalizzazione dell’app. Sono queste le ragioni per cui la progettazione nativa è preferibile alle altre, ammesso che esistano sufficienti risorse economiche da investire nello sviluppo. 

 

Il secondo metodo di progettazione si definisce ibrido e consente di costruire un’applicazione mobile attraverso l’utilizzo di HTML, CSS e Javascript. Mediante due strumenti aggiuntivi come PhoneGrap e Cordova sarà poi necessario impacchettare l’applicazione realizzata (in HTML, CSS e Javascript) affinché possa essere utilizzata sulle piattaforme operative iOS, Android e Microsoft. Il vantaggio di questo metodo è quello di evitare la progettazione con i linguaggi nativi del primo metodo e sfruttare la semplicità di HTML, CSS e Javascript. In questo caso il prezzo e la complessità restano piuttosto bassi perchè non occorrono le conoscenze specifiche del singolo linguaggio di programmazione. Per contro, le performance e le personalizzazioni potrebbero subire delle limitazioni.

 

Il terzo metodo di progettazione delle app per dispositivi mobile è quello nativo per Javascript. In questo caso le singole componenti dell’applicazione vengono realizzate in Javascript e poi convertite (con apposita interfaccia) per i sistemi operativi di destinazione, ossia per iOS, Android o Microsoft. Buona la convenienza in termini di complessità, performance e personalizzazioni. La tecnica nativa per Javascript è stata implementata e utilizzata per la prima volta da Facebook (Meta). React Native, ad esempio, è un framework per applicazioni mobili open source creato proprio da Meta e utilizzato per sviluppare applicazioni per Android, Android TV, iOS, macOS, tvOS, Web, Windows e UWP, consentendo agli sviluppatori di sfruttare le funzionalità delle piattaforme native.

 

Come sostiene AppMaster, uno dei player di mercato nel settore dello sviluppo delle applicazioni per smartphone, “Il processo di sviluppo di un’applicazione mobile è un’impresa multiforme che comprende diverse fasi, ognuna delle quali richiede una serie distinta di abilità e competenze per garantire un risultato proficuo. Queste fasi comprendono la conduzione di ricerche di mercato complete, l’implementazione di strategie di progettazione dell’esperienza utente (UX) e altro ancora”. Non è ammessa alcuna improvvisazione. L’intero processo di sviluppo delle app per dispositivi mobile comprende quindi lo studio iniziale del pubblico target, le sue preferenze e i potenziali concorrenti all’interno della nicchia. Poi lo sviluppo del design UX, la creazione dei wireframe, la prototipazione e la creazione delle interfacce utente (UI). Senza dimenticare le fasi di testing, con i test funzionali, di usabilità, delle prestazioni e di sicurezza, e infine la manutenzione periodica, ossia il processo continuo di monitoraggio, diagnosi e risoluzione di eventuali problemi o di vulnerabilità del software.

 

Lo sviluppo delle app per dispositivi mobile si avvale generalmente di piattaforme tecnologiche che rispondono a esigenze diverse. Le tre migliori in circolazione, in base alla loro popolarità, alla facilità d’uso e alla versatilità, è opportuno menzionare, oltre ad AppMaster, anche Flutter e Bubble. 

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