Caltanissetta- “Quanto accaduto qualche ora fa con la pubblicazione sui canali istituzionali del Comune di Mussomeli ad opera del Sindaco Catania è un fatto di una gravità imbarazzante. L’invettiva contro il direttore amministrativo dell’Asp di territoriale, Pietro Genovese, invece ingiuriosa. Quale sarebbe stato l’errore del direttore, durante il suo intervento in Consiglio comunale, alla presenza della deputazione locale e di altri sindaci del comprensorio? Forse aver messo a nudo l’inconsistenza della proposta di Catania, di assumere medici stranieri (extra UE)? Ma questa è una notizia farlocca, impossibile in Sicilia nei fatti perché non c’è nessuna convenzione stipulata tra la Regione e l’università. Inoltre mancherebbero i permessi ministeriali che di fatto rendono lungo e farraginoso il procedimento”. Lo afferma il deputato regionale di Forza Italia, Michele Mancuso. “Piccato dalla competente e dettagliata risposta in un civico consesso – continua il Parlamentare – cosa fa il sindaco di Mussomeli? Utilizza il sito e l’account Facebook del Comune per fare propaganda politica? Qualcuno gli spieghi che si tratta di abuso grave del proprio ruolo perché tali canali sono pagati con denaro dei contribuenti. Ci sta pubblicare delibere da tali piattaforme. Ma se poi si trascende, scadendo in giudizi personali per alimentare il proprio tornaconto, oltre a peccare di garbo istituzionale si commette un abuso. Che lo faccia dai propri profili privati, non pubblici. Catania a questo punto dovrebbe avere il buon gusto di chiedere scusa ai contribuenti oltre che al direttore Genovese, vittima di un attacco verbale che mira a screditarne competenza e credibilità”. “In merito ai medici, resto fermo sulle mie posizioni – conclude Mancuso. La soluzione è portare avanti i concorsi in itinere e mettere in funzione prima possibile tutti gli strumenti legislativi in grado di garantire ai tanti giovani precari assunti con contratto covid, di essere stabilizzati. Sono stati in trincea durante la pandemia, meritano di esserci anche dopo”.