Home Cronaca Minacciato per restituire terreni alla mafia, scattano gli arresti 

Minacciato per restituire terreni alla mafia, scattano gli arresti 

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Caltanissetta – V’è anche un nisseno fra  i tre che avrebbero chiesto a un imprenditore agricolo gelese di farsi da parte. Perché lui aveva acquistato terreni appartenuti alla mafia e poi finiti all’asta.

In manette è finito il gelese Giuseppe Domicoli, insieme ad altri due presunti complici, Mirko e Salvatore Di Cara, tutti destinatari di ordinanza di custodia cautelare.

A loro carico la magistratura h ipotizzato il reato di tentata estorsione con, in più, l’aggravante di avere favorito Cosa nostra.

I terreni in questioni sono a cavallo tra le campagne del gelese e del Ragusano. L’imprenditore gelese li avrebbe comprati all’asta dal tribunale di Ragusa.

Ma a lui sarebbero stati chiesti quattrini. Si sarebbero presentati nella sua azienda e senza tanti giri di parole gli avrebbero chiesto di rinunciare all’acquisto, per un valore complessivo di centocinquantamila euro, E, piuttosto, lo avrebbero sollecitato a restituire tutto.

E per tentare di convincerlo – questa è la tesi accusatoria – avrebbero minacciato sia lui che i suoi familiari. Ed esplicitamente gli avrebbero lasciato intendere che, caso contrario, sarebbe stato bersaglio di danneggiamenti.

Minacce con metodi mafiosi ed espressamente riferite all’organizzazione, quelle che il terzetto avrebbe riservato all’acquirente dei terreni.

Ma la vicenda è finita al centro di un’indagine della polizia e, alla fine, la procura catanese che ha coordinato le indagini, ha chiesto e ottenuto i tre provvedimenti cautelari.

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