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Minori sorpresi a bruciare cavi di rame, denunce e sequestri dei carabinieri

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Gela – Denunce e sequestri dei carabinieri in un servizio di controllo del territorio straordinario. S’è catalizzato – così come deciso dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Chiara Armenia – nell’area del gelese.

Verifiche a cui hanno preso parte anche la compagnia d’intervento operativo del dodicesimo reggimento mobile «Sicilia» e nucleo cinofili di Palermo.

Sono stati denunciati per ricettazione e combustione illecita di rifiuti, tre minorenni che stavano bruciando la guaina di una ventina di chili di cavi elettrici per ricavarne rame. E sulla provenienza non hanno fornito alcuna spiegazione.

Un diciannovenne, invece, intercettato a un posto di controllo, è stato sorpreso con chiave telescopica in metallo lunga cinquanta centimetri e di un bastone in legno di una sessantina di centimetri, sistemati all’interno della sua auto. È stato segnalato per porto illegale di  oggetti atti ad offendere.

Controlli antidroga sono stati effettuati, ma con esito negativo, in due scuole, in particolare il liceo scientifico e linguistico «Vittorini» e dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale «Luigi Sturzo». Ma il cane antidroga non ha scovato nulla.

Durante il servizio sono stati controllati 193 automezzi e identificati i 368 occupanti, con 27 contravvenzioni al codice della strada contestate, mentre sono state ritirate 3 carte di circolazione.

Sono state 21 le perquisizioni personali eseguite, con il sequestro di 5 grammi di hashish e poco meno di un grammo di marijuana. E in tre sono stati segnalati alla prefettura come assuntori di stupefacenti.

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