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Montedoro, singolare sfida tutta Pd tra Bufalino e Messana per la corsa a sindaco

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Montedoro – Una poltrona per due… entrambi uomini del Pd. Tutti e due in lizza per guidare la nuova giunta comunale di Montedoro. Quella che si formerà dopo la tornata elettorale di fine maggio.

Uno, Renzo Bufalino, è l’attuale sindaco oltre a rivestire i ruoli di vice segretario regionale e segretario provinciale del Pd nisseno.

L’altro, lo sfidante, è Federico Messana già per oltre un trentennio, a due riprese, sindaco del paese – dal 1980 al 2003 e poi dal 2008 al 2018 – e pure lui con la tessera del partito democratico in tasca, mentre in passato è stato segretario provinciale dell’allora Ds.  E un tempo il primo, lo stesso che attualmente indossa la fascia tricolore, è stato vice dell’adesso ottantenne competitor.

Ma le loro strade, per quanto tutti e due politicamente sotto la stessa bandiera, si sono bruscamente divise.

Al punto tale che, nei giorni scorsi, Messana ha presentato una denuncia in procura per presunte irregolarità in lavori, per un importo complessivo di tre milioni e mezzo di euro, eseguiti a Montedoro sotto l’attuale amministrazione per la messa in sicurezza di più beni immobili del Comune.

Montedoro un po’ come Brescello, il piccolo paesino della bassa emiliana scenario della famosa saga legata a Peppone e don Camillo. Ma qui, nel piccolo centro del Vallone, non ci sono don Camillo. Solo due “onorevoli Pepponi” che si stanno sfidando a viso aperto in barba all’appartenenza politica che li lega allo stesso partito.

«Nel corso di questo mandato sono sorti dissidi, non ha condiviso la linea amministrativa ed è andato via», ha spiegato Bufalino riferendosi all’antagonista. «In questa vicenda il Pd non c’entra… è una competizione locale e il partito non c’entra», ha chiarito Bufalino.

«Mi sono candidato per fare chiarezza su questa vicenda che ho pure denunciato pubblicamente», ha esordito Messana riferendosi ai lavori al centro della denuncia presentata alla magistratura. «Non ho l’ambizione di tornare a fare il sindaco, ma mi sono candidato per rendere pubblici i problemi, perché il Pd è partito garante, della trasparenza, della moralità e del rispetto delle regole…e i limiti sono stati superati eccome», ha concluso Messana.

E, sempre sul filo della singolarità, una terza lista, che potrebbe aggiungersi stamattina, è di simil ispirazione.

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