Caltanissetta – Avanzata la richiesta di aprire un processo a carico di quattro imputati per una morte sospetta. Una morte sostanzialmente bianca. Sì, perché secondo la procura sarebbe legata a condizioni di lavoro.
Quelle in cui avrebbe operato un ex dipendente della raffineria di Gela che poi, dopo anni di lavoro, è deceduto per una grave malattia.
In particolare, sei anni fa, a stroncare l’uomo sarebbe stato un tumore, peraltro anche raro, che viene associato soprattutto all’esposizione all’amianto.
E, secondo l’impianto accusatorio, a provocare il decesso del lavoratore potrebbero essere state le condizioni in cui lo stesso avrebbe operato per diverso tempo.
Da qui il teorema dei magistrati secondo cui i quattro finiti sotto accusa, tutti ex dirigenti di due società che operavano nello stabilimento, non siano esenti da responsabilità.
Condotte in qualche modo omissive che avrebbero sortito conseguenze. Perché, per i pm, non sarebbero state rispettate misure di sicurezza.
Questo lo scenario su cui s’è basata la richiesta di rinvio a giudizio avanzata a carico dei quattro dirigenti per l’ipotesi di omicidio colposo.