Mosca – Saturn”, l’alligatore scappato dallo zoo di Berlino nel 1943 e poi portato a Mosca nel 1946, è stato imbalsamato ed esposto nel museo di storia naturale della capitale russa a sei mesi dalla sua morte, avvenuta a maggio alla veneranda età di 84 anni. “È un momento solenne, Saturn ha il suo posto d’onore nella sezione dedicata alla fauna nordamericana”, spiega un comunicato del museo.
Trasferito, ancora cucciolo, allo zoo di Berlino nel 1936, Saturn ha avuto una vita molto avventurosa. Fuggito dal giardino zoologico durante il bombardamento del 1943, l’animale era stato ritrovato dai soldati inglesi nel 1946 ed era stato ceduto alle autorità sovietiche, che lo avevano spedito allo zoo di Mosca. Nessuno riuscì a capire dove avesse vissuto e come si fosse nutrito nel frattempo. Nella capitale russa Saturn diventò popolarissimo e iniziò presto a circolare la voce che il rettile facesse parte della collezione privata del dittatore nazista, credenza che lo rese noto come “l’alligatore di Hitler”.
“È venuto con noi dopo la vittoria e ha festeggiato il settantacinquesimo anniversario della vittoria con noi”, è stato il messaggio di cordoglio dello zoo, che ha definito un “onore” l’essersi preso cura per tutti questi anni di Saturn: l’alligatore aveva infatti gusti alimentari difficili e amava essere accarezzato con una spazzola.
I russi potranno ammirare il frutto di sei mesi di lavoro scrupoloso dei tassidermisti dal 15 gennaio, quando il museo di storia naturale riaprirà in seguito all’allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus.