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Musica e gambling: le canzoni rock dedicate al mondo del gioco

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Che ci siano dei punti di contatta tra il mondo del gioco d’azzardo e la canzone popolare americana, ce lo dimostrano i titoli e gli autori che nell’arco del tempo si sono cimentati con questo tipo di tematica. Talvolta sono venute fuori cose molto brillanti, divertenti o solo curiose e strambe. Eppure in mezzo a questo discorso abbiamo trovato delle perle di autori e musicisti di assoluto talento che hanno deciso di prendere l’argomento in modo centrale, trasversale, per descrivere spesso situazioni di vita reale, come metafora dell’amore, della fortuna che ogni musicista prima o poi deve imparare a valutare. Proprio la valutazione è un principio cardine che sta alla base di chi gioca, specialmente quando ci si muove in un contesto da casinò live, mentre oggi sono più conosciute e frequentate le sale da gioco digitale dei casinò online come https://casino.netbet.it/; proprio per avvalorare il fatto che il tema del gioco sia capace di creare una narrativa avvincente, talvolta anche un po’ mitizzata e farlocca, molti importanti autori si sono cimentati, nel corso del tempo, con questo tema. I risultati sono stati spesso sorprendenti. Citiamo qui di seguito alcuni dei più conosciuti e peculiari.

Bob Dylan – Rambling Gambling Willie

Venite qui tutti voi giocatori d’azzardo e vi racconterò una storia che riguarda il più grande giocatore uno che sicuramente conoscete bene. Il suo nome era Will O’Conley e giocò per tutta la vita, aveva 27 figli e non ebbe mai nemmeno una moglie. Cavalca, Willie, cavalca, ondeggia, Willie, ondeggia, dovunque tu stia giocando ora non lo sa nessuno. Bob Dylan in questo testo giovanile si confronta prima di tutto con il mito del West e della frontiera e per raccontare la sua storia utilizza l’espediente classico del folk primigenio che vuole un antieroe come protagonista delle proprie vicende. Un sistema collaudato che crea enfasi ed empatia nell’ascoltatore. Lo stesso tipo di messaggio che hanno spesso mandato i fratelli Coen nei loro film, come il recente e bellissimo La ballata di Buster Scruggs.

Gambler’s Blues – BB King

“Non pretendo di essere un giocatore d’azzardo. Ti dico che non so molto dei dadi. Oh, ma aspetto e il mio bambino lo sa, lei sa che non sono il tipo che farà schifo due volte.” Un’altra canzone classica, eseguita dal leggendario bluesman BB King con la sua chitarra “Lucille”. Essenzialmente un blues dell’amore perduto, i testi si basano su riferimenti al gioco d’azzardo – principalmente a tirare i dadi e sparare a dadi – per mostrare come una relazione si trasforma e finisce improvvisamente. Un minuto sei felicemente innamorato, o fortunato, e quello dopo la tua dolce metà se n’è andata e hai perso tutti i tuoi soldi. Nessuno ha detto che essere un bluesman fosse facile.

Luck Be A Lady – Frank Sinatra

È impossibile separare Ol ‘Blue Eyes dall’ambiente affascinante dei famosi casinò di Las Vegas. Lui e gli altri membri del Rat Pack hanno suonato spettacoli quasi sempre esauriti per scommettitori entusiasti nei casinò per tutti gli anni ’50, culminati nel film di rapina al casinò Ocean’s 11 nel 1960. Questa canzone parla della fortuna della signora e del suo fascino volubile: un giocatore possono essere il più informati e abili possibile, ma senza un po’ di fortuna, semplicemente non andranno molto lontano.

Casino Boogie – Rolling Stones

È molto difficile trovare una playlist senza gli Stones. Mentre ascolti questo brano, ti renderai conto che i suoi testi non hanno riferimenti chiari al gioco d’azzardo. Ma i cantanti andavano ai casinò mentre registravano l’album. Un classico per gli appassionati di rock e di gioco d’azzardo, insomma.

Go Down Gambling — Blood Sweat and Tears

Questa canzone fonde sorprendentemente jazz e r’n’b degli anni ’70. È molto improbabile che gli assoli di tuba sarebbero andati per il rock n roll prima che arrivassero i Blood Sweat and Tears. È una pista così straordinaria con una mentalità tutto o niente nei confronti delle scommesse.

The Jack – AC / DC

Gli AC / DC sono stati più diretti e rudi con i loro testi sul gioco d’azzardo rispetto al nome della canzone che è lo slang australiano per una malattia a trasmissione sessuale. I ritmi e le voci sono semplicemente fantastici.

Black Queen – Stephen Stills

Se ti sei mai chiesto chi fosse il chitarrista più sottovalutato degli anni ’70, oggi hai trovato la risposta. A differenza di altre canzoni di gioco d’azzardo, questa canzone non è aperta all’interpretazione perché Stephen conferma il suo soggetto con una chiara linea di apertura.

Townes van Zandt – St John the Gambler

Se sei un appassionato giocatore d’azzardo, capirai di cosa parla questa canzone. Anche se non sei un giocatore d’azzardo, riceverai il messaggio tra le righe. Oltre al poker e ai giochi di carte, imparerai l’importanza della perseveranza.

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