Mussomeli – Non solo il martedì, come è spesso avvenuto, in concomitanza del mercato settimanale. Ultimamente a Mussomeli orde di mendicanti girano e perlustrano ogni angolo, anche il più recondito di Mussomeli. Nella zona alta come in quella basse, nelle vie centrale e nei vicoli del centro storico. Spesso il confine tra il questuante e l’ambulante è sottile. Così spesso arrivano da Palermo, da Catania, in treno, pullman e auto venditori di calze, di orologi e della mercanzia varia che spesso con insistenza chiedono ai passanti e, talvolta, porta a porta di acquistare qualcosa come gesto di aiuto. E se tradizionalmente gli abitanti di Mussomeli e del Vallone hanno il cuore d’oro questo fenomeno inizia a destare non poche preoccupazioni. Non sono pochi a pensare che tale persone, in realtà, facciano perlustrazione di case, luoghi e persone vulnerabili per compiere attività illecite. Altri li hanno messo in relazione con i recenti furti che hanno interessato il paese manfredonico. Nella zona bassa del paese una signora ha smarrito alcune centinaia di euro in un quartiere in cui giravano gli ambulanti questuanti sembrerebbe stranieri. E’ chiaro che, in mancanza di indizi e prove, bisogna pensare che sarà stata una coincidenza. Va aggiunto che bisognosi, italiani o stranieri poco importa, purchè onesti, a Mussomeli non solo sono accolti, rispettati e sostenuti. Però l’insistenza molesta e l’invadenza di alcuni questuanti, sicuramente in minoranza, peraltro esercitata su categorie “deboli”, come anziani e persone sole, è, a ragione, deprecabile e mal tollerata.