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“Nessuno tocchi l’antenna Rai di Caltanissetta”. La lettera aperta all’Assessore Samonà del Comitato Parco S. Anna

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Caltanissetta – Nessuno tocchi l’antenna Rai di Caltanissetta. E’ l’appello del “COMITATO PARCO ANTENNA SANT’ANNA” , contenutio in una lettera aperta a firma di Renato Mancuso (Portavoce Comitato), Ivo Cigna (Legambiente Caltanissetta), Aldo Sarto (Lipu Caltanissetta), Leandro Janni (Italia Nostra – Sicilia), Giuseppe D’Antona (Pro Loco Caltanissetta), Ennio Bonfanti (WWF Sicilia Centrale), Carmelo Mario Lipani, Sergio Scarciotta e Giuseppe Salvatore.

Nel documento si legge: “In un momento in cui il buonsenso e la ragionevolezza sembrano essersi smarrite, e in cui le ipotesi distruttive e demolitive di un bene culturale di pregio mondiale si ammantano di connotati di apparente corrispondenza ad una pretesa pericolosità mai realmente dimostrata, ci rivolgiamo a colui che incarna il ruolo di guida dell’indirizzo politico e istituzionale della Regione più ricca di cultura dell’intera Nazione italiana.

L’Antenna RAI di Caltanissetta è l’ultimo dei primati della provincia più povera d’Italia e tutti noi sappiamo che può costituire un’occasione di sviluppo economico e turistico per tutta la comunità della Sicilia centrale.

Le Autorità coinvolte dal TAR – che recentemente, ancora una volta, ha rigettato le istanze di sospensione del vincolo che tutela l’antenna – sembrano perdersi nei dettagli imposti da una relazione di parte, capziosa, allarmistica e fuorviante, smentita e resa inattendibile da una controrelazione di un ingegnere strutturista specializzato in tale ramo.

Continua a campeggiare come uno spettro l’assurda e illegittima ipotesi del dimezzamento tecnico provvisorio della stessa antenna, percepita come un possibile rimedio mentre in realtà è il peggiore dei mali.

Il dimezzamento dell’antenna preluderebbe alla sua totale distruzione, vanificando totalmente – per evidenti interessi di rilievo esclusivamente privatistico – un’opportunità di crescita e di sviluppo per il nostro territorio.

Non è tollerabile tale miopia istituzionale, per cui ci rivolgiamo a Lei per invocare un autorevole e decisivo intervento immediato nella direzione della salvaguardia immediata del bene, dell’area di pregio paesaggistico e dei manufatti che en fanno parte, in modo da arrivare ad una definitiva e sicura gestione e protezione.

Appare evidente infatti che, se per Rai Way l’antenna è divenuto un manufatto improduttivo, lo stesso – all’opposto – rappresenta per la collettività un bene prezioso di altissima valenza non solo culturale, storica, archeologica e ambientale, ma – anche attraverso gli opportuni input della Politica (con la “P” maiuscola) – un’occasione di sviluppo economico e turistico come elemento attrattore di immediato e spettacolare impatto.

Il suo parco di 13 ettari, già sostanzialmente esistente, potrebbe facilmente divenire il più panoramico e suggestivo dei parchi urbani Italiani, posto nella sua naturale terrazza al centro dell’Isola ove domina un panorama superbo e indimenticabile.

Siamo certi – anche tenuto conto della recente interrogazione parlamentare presentata dall’on. Pagano su questa vicenda – che la S.V. abbia la giusta sensibilità per accogliere questo nostro appello e scegliere in modo deciso gli interessi della collettività e la lungimiranza di chi intende valorizzare le potenzialità di questo bene culturale.

Rimangono ormai pochi giorni a disposizione per salvare tale patrimonio di bellezza e di archeologia industriale che, se perduto, rappresenterà l’ennesima occasione persa per questo già martoriato territorio.

Il Comitato, pertanto, auspica un incontro a brevissimo termine con Lei e, se ritenuto utile, anche con i dirigenti regionali e provinciali che fino ad oggi si sono occupati della questione antenna Rai e della sua tutela”.

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