Caltanissetta – Non era un pirata della strada. Sì, non ha colpe il ragazzo accusato di essere andato via dopo avere investito un pedone, senza neanche prestargli soccorso. E dopo l’accusa di omicidio colposo, sono cadute anche quelle di omissione di soccorso e fuga stradale.
Altra assoluzione, pure questa nel merito, per il ventiseienne di Caltanissetta, Kevin Lombardo – assistito dall’avvocato Cristian Morgana – che è uscito indenne anche da questa seconda parentesi processuale legata alla stessa tragedia della strada.
«Il fatto non costituisce reato» la motivazione alla base del pronunciamento emesso dal giudice Maria Vittoria Valentino.
La procura, di contro, aveva chiesto che i reati fossero dichiarati prescritti. Ma è stata la difesa a insistere per un giudizio di merito. E così è stato.
Tutto è incentrato sulla tragedia stradale in cui ha perso la vita il ventottenne pakistano Mohamed Rafiq Towffeq, E il fratello – assistito dall’avvocatessa Vania Giamporcaro – si è costituito parte civile.
Era la notte inoltrata, poco prima dell’alba, del 10 aprile 2015, quando il pedone è stato travolto da un’auto mentre stava camminando lungo una strada provinciale in direzione del centro abitato nisseno.
A travolgerlo sarebbe stata l’auto guidata dallo stesso Lombardo che, però, sarebbe andato via perché non si sarebbe reso conto di averlo travolto. Avrebbe scambiato quel rumore per uno scossone del carrello che stava trainando con la sua auto. E invece no.
Mohamed Rafiq Towffeq è stato poi trasportato in ospedale e sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Ma dopo una ventina di giorni di agonia, il filo di speranza s’è spezzato definitivamente.
E per Lombardo sono stati poi aperti due distinti fascicoli: uno per omicidio colposo e da questa parentesi è stato assolto in appello con sentenza ormai divenuta definitiva e, adesso, altra assoluzione, in primo grado, per fuga stradale e omissione di soccorso.