MUSSOMELI – Il decreto n.435 dello scorso 16 ottobre a firma del dirigente Generale del Dipartimento dell’ Autonomie Locali è una scure pesantissima che si abbatte nelle asfittiche casse di dieci comuni del nisseno. Gli enti interessati dovranno restituire le somme della democrazia partecipata dell’anno 2017 per mancata o parziale attivazione. In altre parole i soldi non spesi o in parte non spesi dovranno essere restituiti alla Regione. I dieci comuni inadempienti della provincia di Caltanissetta sono: Acquaviva Platani, Mazzarino, Milena, Mussomeli, Niscemi, San Cataldo, Santa Caterina, Sommatino (restituzione parziale), Sutera e Villalba. Nel Vallone, che rappresenta la metà dei comuni non virtuosi, Mussomeli perde 7mila euro, Acquaviva poco più di 5mila euro, Milena oltre 11mila euro, Sutera 7.400euro mentre Villalba 5.900 euro. In base a quanto stabilito dalla legge finanziaria regionale del 2014, i Comuni siciliani sono tenuti a spendere almeno il 2% del trasferimento complessivo ricevuto dalla Regione in “forme di democrazia partecipata”, che utilizzino cioè “strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune”. In altre parole, si è voluta dare ai cittadini la possibilità di proporre e scegliere alcuni progetti da finanziare. Successivamente, si è introdotto un principio sanzionatorio che obbliga i Comuni inadempienti a restituire alla Regione, la somma non impiegata per il finanziamento delle forme di democrazia partecipata