Caltanissetta – «Ci siamo trovati di fronte ad un’emergenza che non ha precedenti nel dopoguerra. Ma il 2021 deve essere l’anno della ripartenza». Così il presidente della corte d’Appello Maria Grazia Vagliasindi durante la cerimonia per l’apertura del nuovo anno giudiziario.
«Quest’anno il bilancio è molto complesso e difficile perché la giurisdizione è stata sferzata anch’essa dall’emergenza epidemiologica che ha condizionato la progettualità incidendo sulla risposta giurisdizionale. Il Presidente della Repubblica ci ha ricordato che è l’ora dei costruttori ed il suo è un monito che riguarda anche noi magistrati e ci impone di rimettere a posto pezzo per pezzo ciò che inesorabilmente si è spezzato o è franato e che va ricomposto anche sul versante giurisdizionale, ha aggiunto.
«L’emergenza è intervenuta in un momento storico in cui si stavano celebrando in questo distretto processi di criminalità organizzata e comune di speciale complessità e il versante civile era assediato dalla costante sopravvennienza del novum della protezione internazionale, oltre che da quella del contenzioso ordinario», ha osservato.
Sul fronte organico ha spiegato la presidente «Tutti i settori presentano carenze, ma una particolare criticità va segnalata nel settore civile della cancelleria della Corte di Appello che alla data del 30 giugno 2020 registrava la presenza effettiva di un funzionario giudiziario e di un assistente giudiziario, peraltro prossimo al pensionamento, affiancati da unità di personale applicate da altri uffici giudiziari del distretto – 3 cancellieri, rispettivamente provenienti dal Giudice di Pace di Caltanissetta e di Enna e dal Tribunale di Enna; un ufficiale
giudiziario e una unità di assistente giudiziario distaccata dal Tribunale di Bologna».