Gela – Anche l’ospedale oncologico di Gela sarebbe tra le strutture in qualche modo sacrificate in nome del ponte sullo Stretto e d’inceneritori. E a questo s’era aggiunta la Gela-Siracusa.
In totale, inglobando altre opere, un miliardo e trecento milioni per finanziare le società di consulenza per la progettazione del ponte e poco meno di un miliardo di euro per la costruzione di un paio di inceneritori.
A lanciare l’allarme è il capogruppo Cinquestelle all’Ars, Antonio De Luca, guardando alla bozza di fondo sviluppo e coesione.
«Togliere un miliardo e trecento milioni dalle strade e infrastrutture utili ai siciliani per finanziare le società di consulenza per la progettazione del ponte sullo Stretto o quasi un miliardo di euro per la costruzione di un paio di inceneritori, ci sembra uno schiaffo ai siciliani», ha tuonato De Luca. «Servono strade, scuole e ospedali e servono ora», ha rimarcato a gran voce.
Ed è un appunto fortemente polemico quello del parlamentare pentastellato guardando a una bozza di documento «a cui mancano in ogni caso i requisiti previsti per legge, come la specificazione degli interventi suscettibili di finanziamento e il cronoprogramma procedurale e finanziario di ciascun intervento… Schifani sta dicendo chiaramente – ha aggiunto – che saranno distratte decine di milioni di euro dagli interventi programmati per gli ospedali siciliani come l’ospedale oncologico di Gela, il nuovo ospedale di Siracusa e il centro di eccellenza Ismett 2 di Carini… stanno scippando infrastrutture che i siciliani attendono da decenni, caso emblematico è il definanziamento del lotto 9 della Siracusa – Gela, strada che i siciliani attendono da oltre cinquant’anni» ha concluso De Luca.