Caltanissetta – Quindici nomi finiscono nel registro degli indagati per la morte di una nissena durante un intervento chirurgico. Un atto dovuto, quello della procura, perché ha disposto l’autopsia sul corpo della donna. E domani affiderà l’incarico. Queste le motivazioni per cui i nomi di nove medici e cinque infermieri del Sant’Elia sono stati iscritti nel registro delle notizie di reato.
A sottoporre la cinquantatreenne Antonella Geraldi ad esame autoptico sarà il medico legale catanese, Giuseppe Ragazzi. Le operazioni sono in programma per le prime ore del pomeriggio, alle 14.30 in particolare, di giovedì 12 gennaio nell’obitorio dell’ospedale «Sant’Elia» di Caltanissetta.
È uno dei passi nodali dell’indagine dei carabinieri partita dopo la denuncia dei familiari della vittima – assistiti dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Massimo Dell’Utri – hanno presentato un esposto contro ignoti.
Da qui l’apertura di un dossier, da parte della magistratura, per fare chiarezza sul caso della donna deceduta mentre era sotto i ferri.
In ospedale era arrivata alle due del mattino in preda a forti dolori addominali. E nelle ore successive è stata sottoposta a tac.
Poi ne è stato deciso il trasferimento al reparto di chirurgia per essere sottoposta a un intervento chirurgico per una sospetta occlusione intestinale. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto quando il giorno dopo, il pomeriggio dell’epifania, è entrata in sala operatoria.
E adesso, i nuovi sviluppi con una quindicina d’indagati e l’esame autoptico da effettuare in giornata dal medico legale.