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PD San Cataldo: “Dal governo Musumeci errori su errori. L’ultimo sul bando per il centro per l’impiego”

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San Cataldo – In una nota a firma di Cataldo Norman Ferrara, Marco Andaloro e  Martina Riggi, il Pd di san Cataldo esprime biasimo per l’operato dell’attuale amministrazione regionale, soffermandosi sull’ultima vicenda del bando per reclutare oltre 1000 lavoratori da destinare negli ex uffici di collocamento. Scrivono i democratici: “A distanza di cinque anni dalla nomina del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che acclamava in gran voce il suo motto ‘Diventerà Bellissima’, assistiamo all’ennesimo buco nell’acqua.

Questa volta è toccato all’uscita del bando di concorso per l’assunzione di 1.170 dipendenti a tempo pieno e indeterminato finalizzato ad ammodernare il centro per l’impiego e l’Amministrazione regionale. Quanto accaduto per il bando in questione, pubblicato il 29 dicembre 2021 nella GURS, e con scadenza iniziale 28 gennaio del corrente anno, ha davvero del surreale.

Nello specifico questi prevedevano una riserva di posti del 30% al personale interno, norma superata dall’art. 3 del decreto legge 80/2021 che l’ha eliminata. Si è dovuto attendere l’intervento del sindacato Cobas/Codir per sollevare il caso e “tirare le orecchie” all’Assessore regionale alla Funzione Pubblica Zambuto.

L’Assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica è stato così costretto ad ammettere l’errore e proprio il 26 gennaio 2022 sono stati pubblicati nuovamente i medesimi bandi modificati nella parte della riserva di posti con scadenza posticipata al 25 febbraio.

A farne le spese, ancora una volta, sono migliaia di ragazze e ragazzi, più di ventimila, che nella speranza di un cambiamento e di un lavoro certo hanno già presentato domanda di partecipazione. Sono loro a dover aspettare ancora prima di partecipare al rinnovamento di un comparto amministrativo fermo a quarant’anni fa, tutto per colpa di un’inefficienza amministrativa.

Insomma – proseguono –  la politica regionale siciliana continua a nascondere la testa dentro la sabbia e ad accumulare errori su errori. Prima con i numerosi click day fallimentari, poi i bandi del PNRR bocciati, adesso l’incapacità di gestire un importante bando per l’assunzione di migliaia di giovani. Il tutto avviene con l’ennesimo ritardo, basti pensare che le assunzioni sono state finanziate nel 2019, in concomitanza con l’uscita del reddito di cittadinanza, e dopo tre anni siamo ancora qua, magicamente in prossimità delle elezioni regionali.

Ai cittadini siciliani, che hanno ancora a cuore le sorti della nostra disgraziata e bellissima terra, poniamo una domanda: è davvero diventata bellissima?”.

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