Home Dall'Italia e dal Mondo Pratica scorretta uso dei dati, 7 mln di multa a Facebook

Pratica scorretta uso dei dati, 7 mln di multa a Facebook

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Se il servizio è gratuito, allora il prodotto sei tu: c’è esattamente questa massima al centro della sanzione che l’Antitrust ha comminato a Facebook per non essersi correttamente adeguata ad un precedente provvedimento del 2018: “con tale decisione, l’Autorità aveva accertato che Facebook induceva ingannevolmente gli utenti a registrarsi sulla sua piattaforma non informandoli subito e in modo adeguato – durante l’attivazione dell’account – dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti e, più in generale, delle finalità remunerative sottese al servizio, enfatizzandone viceversa la gratuità“.

Ancor oggi, insomma, quando ci si iscrive al social network – secondo quanto rilevato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – non si è adeguatamente informati circa l’uso che il servizio farà dei dati raccolti, insistendo sulla gratuità del tutto invece che sottolineare in trasparenza il fatto che proprio sui dati personali Facebook costruisce la propria monetizzazione. Non basta che sia noto: deve essere esplicito, pubblicamente dichiarato, affinché qualunque iscritto ne abbia immediata e preventiva consapevolezza.

La sanzione complessiva ammonta a 7 milioni di euro: 5 milioni ai sensi dell’art. 27, comma 12, del Codice del Consumo (il massimo della sanzione imponibile) e 2 milioni per non aver ancora rettificato il problema anche ad avvenuta scadenza relativa alla prima sanzione (fissata nel 15 dicembre 2020).

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