Home Cronaca Procurò fucile per un delitto, chiesti 6 anni di carcere  

Procurò fucile per un delitto, chiesti 6 anni di carcere  

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Caltanissetta – Sei anni di carcere per un fucile poi imbracciato dai killer per un agguato. È quanto rischia un giovane dopo le richieste della procura a suo carico.

La proposta di pena pende sul trentaduenne riesino Loris Cristian Leonardi – (assistito dagli avvocati Carmelo Terranova e Giada Faraci – accusato di per porto d’arma e ricettazione dello stesso fucile.

Quello che poi è stato utilizzato dai sicari per uccidere il trentottenne di Riesi, Salvatore Fiandaca, vittima di una imboscata scattata mattina del 13 febbraio 2018, in contrada Spampinato, nelle campagne di Riesi.

Secondo la procura nissena il ragazzo, non sapendo di essere intercettato, durante un colloquio in carcere con la sua fidanzata, le avrebbe inconsapevolmente raccontato di avere procurato quell’arma, un fucile calibro 12.

E sono state proprio quelle intercettazioni, alla fine a inguaiarlo per il fucile, ma, paradossalmente, tirandolo fuori da uno scenario ben più pesante

Sì, perché nella fase iniziale dell’indagine è stato tirato in ballo per omicidio e arrestato insieme ad altri quattro presunti complici – era il dicembre di cinque anni addietro – che sono stati poi processati e condannati al carcere a vita per il delitto.

La sua posizione, invece, s’è poi scissa perché non gli è stato più imputato direttamente il delitto, ma l’avere fornito l’arma che poi ha fatto fuoco, contro Fiandaca, uccidendolo.

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