Caltanissetta – È del Nisseno un rapinatore in trasferta. Almeno secondo la tesi accusatoria. È ritenuto responsabile di un assalto consumato nell’Alto Adige. A Merano più in dettaglio.
In quell’area, secondo la tesi dei carabinieri, un quarantaquattrenne niscemese l’estate scorsa avrebbe rapinato un passante. Con lui un complice rimasto nell’ombra.
A farlo smascherare sono state poi le immagini dell’impianto di videosorveglianza e le informazioni assai precise che la stessa vittima è riuscita a fornire agli investigatori.
Era il luglio scorso quando un passante, che stava correndo un po’ per il parco a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Merano, è stato preso di mira da due balordi.
Non appena si è seduto su una panchina per rispondere a una telefonata, i due gli si sono fatti incontro per prendere il suo zainetto.
Nel momento in cui ha tentato la fuga è stato bloccato dai due che lo hanno pure minacciato con un coltello. Poi il buio più totale.
Più tardi si è risvegliato in ospedale. I due rapinatori lo hanno anche ferito con quel coltello e lo avrebbero pure malmenato.
Seppur ancora dolorante e confuso è riuscito a fornire ai militari una descrizione minuziosa di uno di quei due assalitori.
Già perché in quei giorni lo aveva visto più volte gironzolare senza una meta in quella stessa zona. E spesso sarebbe stato pure ubriaco.
Attraverso le immagini della videosorveglianza i militari sono risaliti al sospetto autore che lo stesso rapinato avrebbe poi riconosciuto.