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Rottamazione delle armi, ecco le regole da seguire

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Caltanissetta – Prosegue la rottamazione della armi in tutta la provincia nissena. E la polizia in questi giorni ha già ritirato 88 fucili e 22 pistole. Alcune erano ancora efficienti, altre inutilizzate da diverso tempo.

Sono già state inviate al centro di rifornimento e mantenimento dell’esercito a Palermo per la rottamazione. Nei mesi scorsi sono state ritirate altre 250 armi, tra pistole e fucili.

Dal 14 settembre dello scorso anno chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione. In pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto.

«La certificazione – è stato spiegato – dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol».

Il certificato medico è rilasciato dall’ufficio medico legale delle Asp o da un medico militare, della polizia o dei vigili del fuoco.

«Il richiedente – è stato ulteriormente chiarito – sottoponendosi agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di famiglia, di data non anteriore a tre mesi. Sono esentati dall’obbligo di presentazione i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi –  per caccia, sportivo, porto difesa personale –  in corso di validità. In caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza dell’ultimo rinnovo».

Coloro che non consegneranno la certificazione alla polizia o ai carabinieri riceveranno una diffida per la presentazione.

Se entro i sessanta giorni successivi non verrà consegnata, le armi saranno ritirate in via cautelare e saranno segnalati al prefetto per la successiva emissione del divieto detenzione armi. Eventualmente, nel caso in cui non si sia più intenzionati a detenere armi, possono essere consegnate a polizia e carabinieri per poi esser rottamate.

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