Caltanissetta – È tra i sospetti pusher coinvolti in un’operazione antidroga della squadra mobile di Caltanissetta. Quella, nome in codice «Notti bianche» perché avrebbero spacciato a qualsiasi ora, che nel maggio dello scorso anno ha fatto scattare otto provvedimenti cautelari, di cui cinque in carcere e quattro ai domiciliari.
E adesso uno di loro, il solo che ha scelto di essere giudicato con il rito ordinario e la cui posizione s’è scissa dalle altre, è stato chiamato sul banco degli imputati.
È il trentacinquenne nisseno Liborio Ponticello, tra le pieghe dell’indagine inteso “zio Borino” – assistito dall’avvocato Ernesto Brivido – chiamato al cospetto del giudice Giuseppina Frasca perché accusato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Lui, secondo la tesi accusatoria della procura nissena che ha coordinato le indagini della polizia, sarebbe stato tra i fornitori di stupefacenti.
E avrebbe pure finanziato almeno un viaggio per l’acquisto di droga a Catania che avrebbe poi effettuato un presunto corriere.
Agli atti del procedimento da celebrare a suo carico sono entrate le intercettazioni telefoniche raccolte dalla polizia in un anno o poco più d’indagini e che sono, per i pm, tra gli elementi di prova a suo carico.
Gli altri coinvolti nel blitz hanno intrapreso scelte processuali differenti. E cinque di loro, nei giorni scorsi, hanno patteggiato la pena da un minimo di sei mesi in continuazione con altre sentenze, a un massimo di quattro anni e mezzo di reclusione.