Sutera – Gli affreschi rupestri di Pizzo San Marco, a circa un chilometro da Sutera, rischiano di perdersi. L’allarme è stato lanciato da alcuni abitanti del paese nisseno, anche attraverso i social. Si tratta una pittura policroma di stile bizantino, suddiviso in tre pannelli: il pannello centrale rappresenta Gesù in mezzo alla Madonna e a San Paolino, nel pannello di destra sono raffigurati San Luca e San Marco e in quello di sinistra San Matteo e San Giovanni. Una testimonianza importante che sotto la forza distruttrice del tempo oggi rischia di scomparire per sempre. Invero, tutta la zona del pizzo di San Marco è di interesse archeologico e storico, qui sono stati trovati diversi reperti di varie epoche, compresi monete e utensili greci. Questa cappella ha forti analogie con gli oratori rupestri che si trovano a Matera. Il romitorio, verosimilmente di origine basiliana, insiste su un’area di proprietà privata ed è stato vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta da circa tre anni. Il sindaco Grizzanti sentito in merito assicura: “Di concerto con la Soprintendenza e il consenso dei proprietari, presto effettueremo a spese del Comune, un primo intervento per fissare e preservare l’affresco e ripulirlo dall’umidità. Si tratta di un’operazione per salvaguardare l’affresco che si trova su una superficie, di pietra di gesso e quindi facilmente friabile. Il passo successivo, grazie anche alla sensibilità dei proprietari, sarà la realizzazione di un percorso per garantire l’accesso e aumentare la fruibilità del bene“.