Caltanissetta – È per tentato omicidio che era finito alla sbarra. Per averlo ridotto in fin di vita a colpi di zappa e con un paletto di legno.
Ma alla fine dal processo che ne è derivato ne è uscito con un verdetto che, sotto il profilo penale, lo ha assolto dall’accusa.
Già perché lui, il quarantaseienne di Mazzarino, Salvatore B. – assistito dall’avvocato Sergio Ansaldi – è stato assolto dall’imputazione perché è stato ritenuto incapace d’intendere e di volere. Però il giudice gli ha applicato 5 anni di misure di sicurezza in una struttura sanitaria di accoglienza.
Così s’è chiuso il processo a suo carico per avere tentato di uccidere il gestore di un bed and breakfast, un settantacinquenne pure lui di Mazzarino – assistito dagli avvocati Carmelo Terranova e Isabella Costa – che si era costituito parte civile.
La violenta vicenda risale al maggio dello scorso anno, quando il settantacinquenne è stato trovato in campagna esanime.
Era in una pozza di sangue e accanto lui v’era una zappa insanguinata, un paletto e pure un decespugliatore. A condurre la moglie da lui sarebbe stato proprio l’aggressore, fingendo un malore dell’altro.
Ma le indagini dei carabinieri sono immediatamente approdate a una svolta smascherando l’autore di quella violentissima aggressione che è stato sottoposto a fermo.
Mentre il malcapitato per mesi è rimasto sospeso tra le vita e la morte in un letto di terapia intensiva per la gravità delle ferite riportate.