Caltanissetta – L’avrebbe minacciata, presa a botte e ferita. E pochi mesi fa avrebbe pure tentato di strangolarla facendole mancare il respiro fino a farle perdere i sensi
Il sospetto marito violento è un ottantaseienne nisseno adesso sottoposto a misura cautelare. In particolare la libertà vigilata con il collocamento obbligatorio in una comunità terapeutica assistita.
È stata la squadra mobile a eseguire il provvedimento disposto dal gip su richiesta della procura di Caltanissetta, per «l’attuale pericolosità dell’uomo».
La donna avrebbe subito maltrattamenti da anni, tra minacce di morte ripetute ogni giorno, insulti, umiliazioni, lesioni e percosse. Ma non aveva mai denunciato nulla, nella speranza che lui potesse cambiare.
E più volte s’è rivolta alla polizia per chiedere aiuto. Ma alla fine la moglie, esasperata, ha deciso di rompere il silenzio, di reagire e denunciare quella situazione infernale che sarebbe andata avanti da anni.
E il giudice per le indagini preliminari, sulla base della richiesta avanzata dalla procura, per via dell’avanzata età del maltrattante e per le sue condizioni mentali, ha disposto il collocamento in una comunità terapeutica con obbligo di un trattamento sanitario adeguato al fine di evitare nuovi episodi di violenza.
«È fondamentale denunciare i reati subiti – è l’esortazione che s’è levata dagli stessi vertici della questura – così da permettere alla squadra mobile di raccogliere quelle fonti di prova utili per porre fine alle violenze subite. Negli uffici della questura di Caltanissetta sono presenti donne specializzate nell’ascolto delle vittime di violenza domestica, pronte ad ascoltare le persone, anche solo per un consiglio sulla scelta più adeguata per ogni singolo caso», è stato ribadito.