Home Cronaca «Trafelato, sporco e agitato», così si sarebbe presentato dopo il delitto 

«Trafelato, sporco e agitato», così si sarebbe presentato dopo il delitto 

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Caltanissetta – Trafelato, sporco e agitato. Così si sarebbe mostrato a un medico e alcuni parente nelle ore subito dopo il delitto. Lo stesso per il quale è stato chiamato alla sbarra insieme ad altri tre imputati.

Sono stati gli stessi testi a riferirlo alla corte d’Assise che sta processando proprio il trentaduenne Pino Bartoli – che avrebbe attirato la vittima, accompagnandola, in quello che poi è stato il luogo del delitto –    il trentenne Michael Stephen Castorina, il ventunenne Giuseppe Antonio Santino inteso «Lucige il  trentaseienne Gaetano Di Martino – difesi dagli avvocati Vincenzo Vitello, Giovanni Maggio, Michele Ambra, Angelo Asaro e Ivan Trupia – tutti accusati di omicidio.

Quello che ha avuto per obiettivo trentottenne di  Salvatore Fiandaca,  ucciso a colpi d’arma da fuoco nelle campagne di Riesi due anni e mezzo fa. Ora i suoi familiari – assistiti dagli avvocati Giovanni Pace e  Walter Tesauro  – sono parte civile nel procedimento.

Secondo lo spaccato tracciato dalla procura ognuno dei quattro avrebbe rivestito un ruolo differente nella missione di morte.

Per una imboscata che, secondo la tesi di carabinieri e magistrati, sarebbe scattata per questioni di droga. Contrasti in tal senso sarebbero stati alla base dell’azione scatta il pomeriggio del 13 febbraio del 2018.

Vincenzo Falci

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