Caltanissetta – Sono stati carabinieri e procura europea a smascherarlo. Scoprendo che avrebbe frodato sia l’Unione europea che le casse dello Stato. E alla fine sono scattati un sequestro di beni e la segnalazione alla magistratura a carico di un imprenditore agricolo sessantaduenne del Nisseno.
È il frutto di un’indagine dei carabinieri del reparto tutela agroalimentare di Messina che, adesso, hanno eseguito un decreto emesso dal gip di Caltanissetta su richiesta della procura europea.
Secondo la tesi accusatoria, l’imprenditore avrebbe incassato contributi comunitari dichiarando il falso. Più in dettaglio avrebbe dichiarato di avere la disponibilità di sessantaquattro ettari di terreno, ma in realtà non sarebbe stato così.
Sarebbe saltato fuori un falso contratto di locazione che avrebbe fatto riferimento a suoi parenti, all’oscuro di tutto. In questo modo l’imprenditore – secondo carabinieri e procura europea – avrebbe intascato contributi pubblici destinati al comparto agricolo ed erogati dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura per gli anni che vanno dal 2017 al 2022.
Da qui il sequestro di beni, per equivalente, per un valore di 161 mila euro e settantanove titoli di pagamento per un valore di oltre novemila euro.
«L’operazione – è stato sottolineato – testimonia il lavoro dei carabinieri per la tutela agroalimentare impegnati su tutto il territorio nazionale nella lotta alle frodi in danno ai bilanci dello Stato e dell’Unione Europea»